BEECHCRAFT - Mimmo: passione US Naval Aviation

QUESTO SITO E' OTTIMIZZATO PER P.C. O TABLET,
PER I CELLULARI NON SONO DISPONIBILI
LE TABELLE SUL LAVORO E SULLA SCATOLA
Vai ai contenuti
BEECHCRAFT
Beech Aircraft Company, Wichita, Kansas.
Beech Aircraft Corp, subsidiary of Raytheon Co., Wichita, Kansas.
Textron Aviation, Wichita, Kansas.
Sistema di designazione contemporaneo (in uso dal 1962)
La Beech Aircraft Company nacque come un'impresa "di famiglia" nel 1932, a Wichita, Kansas. Essa si rivolse sin dall’inizio al mercato dell'aviazione generale e ad esso si è principalmente dedicata, tranne alcuni casi di adattamento ad altre missioni, come l’addestramento o l’attacco leggero. La Beechcraft esiste ancora, anche se ha cambiato proprietario più di una volta, oggi è controllata dalla società Textron Aviation. Nel corso della sua storia sono stati sviluppati una cinquantina di progetti e prodotti migliaia di velivoli.
In sintesi, trascurando i prototipi, e trascurando anche un paio di aerei executive che non sono un prodotti originali Beechcraft, la produzione storica include diverse categorie di velivolo.
I monomotori da turismo rappresentarono in campo di buon successo, vale la pena di citare il Model 17 Staggerwing del 1933, quadriposto biplano con carrello retrattile e con l’ala inferiore posta più in avanti rispetto a quella superiore; esso fu venduto in tutto il mondo, con quasi 800 velivoli costruiti, di cui un buon terzo per usi militari. Seguì il Model 35 Bonanza del 1947, monoplano metallico a sei posti, con un caratteristico impennaggio di coda a V, che poi divenne convenzionale; più di 17000 esemplari costruiti nelle varie versioni, fino ad oggi, ai quali vanno aggiunti tutti i derivati. Nel 1963 fu lanciata la famiglia Musketeer che, dalla versione Model 19 alla Model 24, passò da quattro a sei posti; ne furono prodotti quasi 4400 esemplari fino al 1983.
Per il settore del turismo furono prodotti anche dei bimotori di successo, come il Model 50 Twin Bonanza, del 1951, per 5 passeggeri, costruito finora in quasi 1000 esemplari. La famiglia dei Travel Air e dei loro derivati Baron, introdotta nel 1958, Model 95, 55, 56 e 58, per 4 passeggeri, fu anche prodotta a centinaia di unità. Nel 1968 fu introdotto il Model 60 Duke, per 5 passeggeri.
Vicinissimo al turismo è il settore dell’aviazione generale, per il quale la Beechcraft produsse vari bimotori. Il Model 18, del 1937, monoplano metallico bideriva che ebbe vari nomi; più di 9000 esemplari prodotti di cui una metà per le forze armate che lo usarono in una miriade di ruoli, tra cui l'addestramento; esso fu ricevuto in qualche esemplare anche dall'Aviazione Militare italiana. Nel 1960 ebbe inizio la famiglia che parte dal Model 65 Queen Air e arriva ai Model 90 King Air del 1964 e Model 300 Super King Air del 1972, entrambi con motori turboelica; essi ebbero capacità variabili dai 4 passeggeri iniziali fino agli 11 del modello finale. Nel 1968 era stato dato inizio anche al Model 99 Airliner e i suoi derivati, vero e proprio commuter da 15 passeggeri con bagaglio; ad esso è seguito il Model 1900, pressurizzato, del 1984. Il Model 2000 Starship del 1985, bimotore executive con architettura canard, ala in coda con motori a turboelica spingente, fu prodotto solamente in una cinquantina di esemplari; unico vero insuccesso della Beech, esso non poté competere con i jet, per quella fetta di mercato; del resto, anche il Piaggio Avanti, simile nell'architettura e molto più economico, non ha sfondato.In campo militare vanno citati tre progetti di successo: l’AT-10 Wichita, addestratore bimotore del 1942, utilizzato dalla USAAF, il T-34 Mentor, addestratore basico derivato dal Bonanza, ed il T-6 Texan II, addestratore monomotore a turbina sviluppato insieme alla svizzera Pilatus per le forze armate americane; oggi si parla di un suo derivato da appoggio tattico leggero, l’AT-6 Wolverine; circa 1000 già prodotti.
Per la US Navy la Beechcraft ha prodotto:
• GB / JB Traveller, versioni militarizzate del Model 17, usate per il collegamento con motori da 400/450 cavalli, forniti in circa 350 esemplari;
• JRB / SNB (poi C-45) versioni militarizzate del Model 18, denominate Expeditor, Kansan e Navigator; usate per collegamento e trasporto anche medico, ma soprattutto per l’addestramento alla lotta navale, quasi 1500 unità;
T-34 Mentor , nelle versioni B e C;
• T-44, versione da addestramento del Model 90 King Air, con due motori turboelica da 550 hp ciascuno, fornito in una sessantina di esemplari;
• C-12 Huron, derivato dal Model 200 Super King Air, usato per trasporto leggero, nelle versioni UC-12B ed F, nella configurazione con due piloti, con un massimo di otto passeggeri, oppure cargo; equipaggiato con due motori a turbina da 1700 cavalli complessivi, in tutto una ottantina di unità.
Insomma, una casa di successo che ha fatto gola ai più grandi. Nel 1980 fu incorporata dalla Raytheon che in seguito, nel 2006, la cedette alla società Hawker Beechcraft; nel 2013, infine, la compagnia originaria si rese di nuovo indipendente formando la Beechcraft Corporation; un anno dopo, essa entrò a far parte del gruppo Textron Aviation.
Created With WebSite X5

SiteLock
Torna ai contenuti