COSTRUTTORI - Mimmo: passione US Naval Aviation

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COSTRUTTORI
(+ General Motors)
Da quando è nata la produzione aeronautica, decine e decine di aziende sono nate per operare nel settore. La produzione di aerei nacque con una dimensione artigianale che includeva progettazione, costruzione e collaudo nella responsabilità della stessa persona, con ordinativi che erano spesso singoli, un po’ come oggi si fa per le villette monofamiliari.
Col tempo la produzione divenne di tipo industriale e la maggior parte di quei laboratori si espanse e molti di essi si fusero tra loro. Negli anni ’20, comunque, il numero di aziende era altissimo, con decine di marchi in tutte le nazioni d’Europa, inclusa l’Italia, ed altrettante negli Stati Uniti.
Il lievitare della complessità delle macchine e dei connessi costi di sviluppo e produzione portò ad un progressivo accorpamento delle imprese più capaci e alla sparizione di quelle più deboli.
Decine di aziende sono sorte e tramontate, ma raramente le loro esperienze sono state completamente perdute; innumerevoli sono stati i cambi di proprietà e di denominazione, moltissime sono state le acquisizioni da parte di altri operatori che dall’esterno volevano entrare nell’ambiente, numerosissime infine le incorporazioni e le aggregazioni di ditte aeronautiche.
Insomma, nella maggior parte dei casi, le eredità di conoscenza sono passate da un’azienda all’altra ed addirittura certi progetti hanno avuto continuità nei vari passaggi. Sicuramente degni di citazione sono le “parentele” tra il Duck della Grumman e lo Shoehorn della Loening, quella tra il Dauntless della Douglas ed il BT della Northrop; in tempi recenti c’è stato un altro scambio tra queste due ultime aziende: il Northrop YF-17 è praticamente passato alla McDonnell Douglas portando nientemeno che allo F/A-18.
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