CONSOLIDATED - Mimmo: passione US Naval Aviation

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CONSOLIDATED
Consolidated Aircraft Corporation
Consolidated Vultee Aircraft Corporation
Convair
Sistema di designazione in uso tra il 1922 ed il 1962
La Consolidated Aircraft oggi non esiste più ed essendo scomparsa, come ragione sociale, quasi ottanta anni fa, oggi è forse impossibile ritrovarne le tracce e le esperienze nelle produzioni contemporanee; tuttavia, essa fu importantissima per una ventina d’anni e produsse quasi 15000 velivoli.
La produzione della Consolidated fu principalmente militare, tuttavia sono da menzionare un paio di progetti destinati al campo civile. Nel 1929 fu introdotto il Fleetster, aereo da trasporto monomotore con fusoliera metallica con struttura a guscio ed ala in legno; con 525 cavalli, che poteva trasportare fino a 8 passeggeri. Fu poi la volta del Commodore, del 1930, idrovolante a scafo bimotore monoplano con ala a parasole; dotato di 1150 cavalli complessivi, con un equipaggio di tre persone poteva trasportare fino a 30 passeggeri.
I prodotti di uso militare si incentrarono all’inizio su piccoli monomotori, ma poi, col tempo, si trattò di velivoli sempre più grandi. Il primo successo fu il PT-1 Trusty del 1922, addestratore primario biposto biplano con struttura a traliccio d’acciaio da 180 cavalli. Seguì il PT-3 del 1927, addestratore sviluppato dal precedente, con motore stellare da 220 cavalli. Nel 1928 fu introdotto l’O-17, versione da osservazione del precedente, con motore da 225 cavalli. Del 1930 fu una famigli adi addestratori, i PT-11, PT-12, BT-6 e BT-7; discendenti dai tipi precedenti, con motorizzazioni comprese tra i 180 e i 300 cavalli. Nel 1934 fu lanciato un caccia-bombardiere, il P-30, biposto monoplano completamente metallico con motore in linea da 700 cavalli, costruito per l’US Army Air Corps.
Ci fu poi il più grande successo della casa di San Diego: il B-24 Liberator del 1941; bombardiere quadrimotore con 11 persone di equipaggio e 4800 cavalli complessivi; fu prodotto, nelle sue numerose versioni, in più di 18000 esemplari, numero enorme per un velivolo così grosso; tra essi sono da menzionare sono due versioni da trasporto, il C-87 prodotto in quasi 300 esemplari, e il C-109, ottenuto per trasformazione di cellule già esistenti, concepito per il trasporto di carburante e allestito in circa 200 unità; tutti questi velivoli furono utilizzati dagli Americani, sia in Europa che in Asia, dagli Inglesi e dagli Australiani.
Seguì il B-32 Dominator del 1945; bombardiere quadrimotore pressurizzato a lungo raggio, concepito come riserva rispetto al Boeing B-29; derivato dal Liberator, aveva ben 8800 cavalli complessivi e dieci persone di equipaggio; il successo del concorrente e la fine della Guerra limitarono la produzione a non più di 120 esemplari.
A tutti i modelli citati va aggiunta la produzione specifica per la US Navy.
• NY, addestratore monomotore biplano dei secondi anni ’20 derivato dai menzionati PT-1 e PT-3; con un motore da 220 cavalli poteva raggiungere i 160 Km/h; prodotto, nelle varie versioni, in circa 300 esemplari, poteva avere i carrelli, però nella maggior parte fu idrovolante a galleggiante centrale;
• N2Y del 1929, addestratore monomotore biplano da 110 cavalli, usato in sei esemplari per l’addestramento all’aggancio al ventre delle aeronavi, dotato di apposito sistema;
• P2Y del 1933, pattugliatore idrovolante bimotore imparentato col trasporto civile Commodore; con l’ala superiore a parasole e quella inferiore alta, disponeva di 1500 cavalli complessivi ed aveva 5 persone di equipaggio; fu prodotto in un’ottantina di unità.
PBY Catalina del 1936, pattugliatore idrovolante bimotore con ala a parasole.
• PB2Y Coronado del 1940, pattugliatore quadrimotore idrovolante operativo nella Seconda Guerra Mondiale; aveva 10 persone di equipaggio e con 4800 cavalli complessivi poteva portare circa 6 tonnellate di bombe; non ebbe un grande successo perché la sua produzione era costosissima, tre volte quella del Catalina; inoltre la formula dell’idrovolante puro era ormai in decadenza; dopo poco meno di 220 esemplari, la produzione fu fermata e i velivoli furono presto tolti dalla prima linea e convertiti in trasporti.
PB4Y-1 Liberator e -2 Privateer rispettivamente del 1942 e del 1944, pattugliatori terrestri quadrimotori ad ala alta, derivati dal sopra menzionato B-24.
• TBY Seawolf del 1945, bombardiere silurante triposto imbarcato da 2000 cavalli, concepito come “aiuto” al Grumman Avenger; progettato in realtà dalla Vought e dirottato come produzione alla Consolidated per mancanza di capacità produttive dell’azienda progettatrice, arrivò tardi per la Guerra e fu prodotto in soli 180 esemplari senza mai essere utilizzato in prima linea.
Il mercato ha comunque le sue leggi e durante la Seconda Guerra Mondiale ci fu prima l’incorporamento della Vultee e poi della Stinson.
La nuova compagnia si chiamò Convair e produsse aerei di gran rilievo storico in tutti i campi, da quello dei monomotori da collegamento e turismo con i prodotti Stinson (quasi 9000 esemplari in tutto) ai grandi bombardieri B-36 con ben 10 motori (quasi 400 esemplari). Vanno aggiunti i caccia supersonici con ala a delta, come l’F-102 Delta Dagger del 1956 e l’F-106 Delta Dart del 1959, bisonico; ancora a delta era il bombardiere quadrimotore bisonico B-58 Hustler del 1960.
Ci fu anche un’importante produzione di aerei passeggeri, come i CV-240, -340 e -440, bimotori a pistoni degli anni ’50, con potenze complessive della classe dei 5000 cavalli; seguirono, negli anni ’60, prima i CV-600 e -640, bimotori a turbina, ed infine i tipi 880 e 990, quadrimotori a getto con i quali si tentò di scalfire il duopolio di Douglas e Boeing.
La Convair negli anni Cinquanta fu a sua volta incorporata dalla General Dynamics che continuò comunque a mantenere il marchio. Quest’ultima, infine, praticamente scomparve negli anni Novanta e le risorse originarie Convair si ritrovarono nella McDonnell Douglas che oggidì è incorporata in Boeing.
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