GRUMMAN - Mimmo: passione US Naval Aviation

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GRUMMAN
Grumman Aircraft Engineering Corporation
Grumman Aerospace Corporation
Grumman Corporation, Aircraft Systems Division
Sistema di designazione in uso tra il 1922 ed il 1962
Sistema di designazione contemporaneo (in uso dal 1962)
Se diverse grandi case aeronautiche hanno avuto una gran parte nella storia della US Naval Aviation, la Grumman Aircraft Engineering Corporation è stata davvero un compagno di lavoro per la forza armata americana. Da 90 anni a questa parte non sono mai mancati aerei della casa di Bethpage sui ponti delle portaerei statunitensi.
Va puntualizzato che la stragrande produzione dell’azienda dello stato di New York fu militare e che i progetti sviluppati per il mercato civile non furono molti, anche se di buon successo; si possono citare i seguenti esempi, trascurando qualche prototipo. Nel 1937 fu introdotto il G-21 Goose, trasporto passeggeri leggero da otto posti, anfibio a scafo, bimotore con ala alta, con 900 cavalli complessivi, utilizzato come aereo di collegamento anche da varie forze armate. Nel 1940 seguì il G-44 Widgeon, aereo da turismo bimotore per cinque persone in tutto, con architettura del tutto simile al precedente, ma con soli 400 cavalli totali. Fu poi la volta del G-73 Mallard del 1946, ancora una volta con la stessa architettura, ma capace di trasportare 10 passeggeri con i suoi 1200 cavalli.
Nel 1957 partì la produzione di un aereo da irrorazione agricola, monomotore, monoposto, biplano, il G-164 Ag Cat; inizialmente dotato di un motore radiale da 240 cavalli, fu in seguito sottoposto a varie modifiche, utilizzando motori a scoppio fino a 600 cavalli, e poi, per mano di altre aziende, addirittura installando turboeliche fino a 1200 cavalli; fu prodotto in 400 esemplari e vola ancora.
Il 1958 fu l’anno del G-159 Gulfstream, biturbina da aviazione generale, con ala bassa, capace di trasportare fino a 24 passeggeri, con due motori turboelica da 2200 cavalli l’uno. Ad esso seguì il G-1159 Gulfstream II del 1966, naturale evoluzione del precedente, con due motori a getto in coda, con capacità massima di 19 passeggeri.
Nel 1972 la Grumman acquisì la American Aviation, un’azienda specializzata in monomotori da turismo, battezzandola Grumman American; essa gestì quindi di due velivoli di buon successo, lo AA-1, per due persone, con motore boxer da 108 cavalli, utilizzato in gran numero per l’addestramento, e lo AA-5 per quattro persone, con motore boxer da 180 cavalli.
In campo militare, a parte qualche prototipo, la Grumman ha prodotto per forze armate diverse dalla USN solo un paio di progetti. Nel 1959 ci fu lo OV-1 Mohawk, biturbina terrestre da osservazione e attacco leggero, con 2800 cavalli complessivi, prodotto per lo US Army. Del 1983 è invece l’EF-111A Raven, prodotto insieme alla General Dynamics, proprietaria originaria del progetto, adattamento dell’Aardvark per la guerra elettronica da 40 tonnellate di peso massimo al decollo.
Per il resto, l’azienda di Bethpage ha lavorato solo per la US Navy.
Innanzitutto con i caccia che, ininterrottamente dall’inizio fino al 1960, essi erano quasi esclusivamente Grumman.
• FF, F2F ed F3F, biplani monoposto imbarcati costruiti totalmente, fra il 1931 ed il 1938, in più di 280 esemplari, cifra tipica in tempo di pace. Compatti, veloci, robusti, essi passarono dai 700 cavalli iniziali ai 950 degli ultimi modelli; furono aerei di transizione che preludevano a macchine più moderne.
F4F Wildcat e F6F Hellcat, che hanno portato la maggior parte del peso dei combattimenti aeronavali del Pacifico per tutta la Seconda Guerra Mondiale, il primo prodotto in più di 2600 esemplari, il secondo superando addirittura i 12000.
F7F Tigercat, bimotore a lunga autonomia del primo dopoguerra.
• F8F Baercat, velocissimo monomotore monoposto imbarcato con 2100 cavalli che entrò in linea nel 1945 e fu prodotto in più di 1250 esemplari.
F9F Panther del 1948, con il quale la Grumman entrò nell’era del jet.
• F11F Tiger del 1956, sviluppo supersonico del precedente, la cui leggerezza, 11 tonnellate massime, lo definiva come velivolo della vecchia generazione; prodotto in 200 unità.
F-14 Tomcat del 1974, acquisito dopo una forzata interruzione a causa all’avanzata tecnologica di altri marchi, come Vought e McDonnell Douglas; esso rimase in linea più di trent’anni, prodotto in oltre 700 esemplari.
Nell’ambito degli aerei da combattimento la Grumman produsse per la USN anche aerei per la lotta navale.
• TBF Avenger del 1942, gigantesco aerosilurante monomotore triposto con 1900 cavalli, prodotto in quasi 2300 esemplari, rimase in linea per una ventina d’anni.
• AF Guardian del 1950, che rispondeva alla formula “hunter-killer”, cioè i velivoli pattugliavano il mare in coppia, uno era equipaggiato con gli allora pesantissimi radar e cercava gli avversari sul mare, l’altro era armato ed interveniva quando una unità avversaria era stata localizzata dal primo; le motorizzazioni erano da 2400 cavalli; fu prodotto in quasi 400 esemplari.
S2F (S-2) Tracker che, operativo per quasi vent’anni a partire dal 1954, fu prodotto in quasi 1200 esemplari.
A-6 Intruder, bombardiere tattico imbarcato , operativo per una cinquantina d’anni a partire dal 1963, costruito in quasi 700 unità.
La US Navy acquisì anche aerei per la guerra elettronica, a partire da versioni speciali del TBF Avenger.
WF (E-1) Tracer del 1958, sorveglianza radar derivato dal Tracker;
• EA-6B Prowler derivato dall’Intruder, con quattro persone di equipaggio e quasi 30 tonnellate di peso massimo al decollo, presente nell’inventario in poco meno di duecento unità ed operativo per quasi quarant’anni a partire dal 1972.
• E-2 Hawkeye del 1964 e ancora oggi in servizio con la versione D; bimotore turboelica da 9820 cavalli complessivi utilizzato per sorveglianza radar, prodotto finora in circa 400 esemplari.
La Grumman ha fornito alla Marina Statunitense anche velivoli da collegamento e trasporto.
JF/J2F Duck, monomotore biplano degli anni ’30;
• JRF, versione militare del G-21 Goose, acquisito in circa 210 unità.
• J4F, versione militare del G-44 Widgeon, circa 150 esemplari.
• UF Albatross del 1949, trasporto idrovolante a scafo ben più grande dei precedenti (2850 cavalli complessivi), capace di portare 10 passeggeri o barelle, prodotto in quasi 500 esemplari ed usato anche dall’AMI.
TF (C-1) Trader, del 1955, derivato del Tracker.
• C-2 Greyhound del 1966, biturbina ad ala alta derivato dall’E-2, capace di portare fino a 28 passeggeri, con i suoi quasi 10000 cavalli disponibili.
• C-4 Academe del 1968, versione militare del Gulfstream I, usata anche per l’addestramento degli equipaggi dell’A-6, del quale incorporava lo sproporzionato musone.
• C-11, derivato dal Gulfstream II.

La Grumman è stata inoltre presente nel campo spaziale, avendo prodotto i Moduli Lunari delle missioni Apollo. Ci sono prodotti Grumman anche tra i camion antincendio dei pompieri, tra i pullman e tra i furgoni da trasporto usati per la posta, negli Stati Uniti ed in Canada.
La durezza della legge di mercato ha comunque colpito anche questo gigante.
Nel 1982 la linea di produzione del Gulfstream si divise dalla casa madre, costituendosi come azienda autonoma, ed in seguito fu assorbita dalla General Dynamics.
Negli anni ’90 c’è stata la fusione con un’altra azienda che aveva bisogno di un partner, la Northrop, anch’essa con una buona storia alle spalle, e si è formato il gruppo Northrop Grumman, operativo tutt’oggi (2022) nel settore spaziale ed in quello militare, con il B-2 Spirit e l’RQ-4 Global Hawk, di certo roba non da poco.
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