OSSERVAZIONE - Mimmo: passione US Naval Aviation

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OSSERVAZIONE
Sistema di designazione in uso tra il 1917 ed il 1922
Sistema di designazione in uso tra il 1922 ed il 1962
Sistema di designazione contemporaneo (in uso dal 1962)
L'osservazione è stato forse il primo impiego militare delle macchine volanti; essa non è da confondersi con la ricognizione che è una missione strategica basata sulla raccolta di fotografie.

Ci sono quadri dei secoli scorsi che mostrano dei palloni frenati ancorati appena al di qua delle linee amiche per poter osservare cosa avveniva appena al di là delle linee nemiche.

Conoscere con anticipo i movimenti avversari e poter dirigere i tiri delle artiglierie, attacchi e rinforzi è sempre stata una prioritaria necessità dei combattenti.

E' banale riflettere sul fatto che più in alto si va, più l'orizzonte si allarga e, foschie permettendo, più lontano si può guardare.

L'aereo fornì opportunità insperate, sia perché poteva salire ben in alto, sia perché, con un po' di fegato da parte degli aviatori, si poteva spingere addirittura all'interno delle linee nemiche.

Nella Prima Guerra Mondiale nacquero diversi aerei da osservazione, caratterizzati dell'essere biposto con l'osservatore armato di una mitragliatrice brandeggiabile per la difesa.

C'era il problema di comunicare quello che si era visto. Si potevano usare particolari segnali, come bandierine colorate o dispacci zavorrati da lanciare a terra; comunque bisognava tornare sul territorio amico e forse atterrare per fornire descrizioni più dettagliate.

La radio diede un forte impulso in avanti, naturalmente, ma bisognò aspettare la fine degli anni 20 perché quegli apparecchi potessero essere trasportati sui velivoli; al principio le radio erano ben pesanti ed i motori ancora troppo poco potenti.

Nella Seconda Guerra Mondiale la situazione era ben diversa e gli aerei da osservazione potevano davvero dare un gran contributo.

Le aviazioni di marina usavano velivoli specialmente concepiti che venivano lanciati non solo dalle portaerei, ma anche dalle corazzate e dagli incrociatori. Essi avevano il compito di guardare al di là dell'orizzonte e di dirigere il tiro delle artiglierie in un'epoca in cui le gittate dei cannoni potevano essere ben lunghe, un'attività che in Inglese si definisce Spotting. Quando non operavano dalle portaerei, gli aerei da osservazione erano idrovolanti, o anfibi, e ritornavano alla nave madre ammarando al suo fianco, per venir poi issati a bordo con le gru.

Con l'affinarsi dell'avionica la missione dell'osservazione divenne più complessa ed oggi vengono più enfatizzati compiti tipo designazione di precisione degli obbiettivi (anche visiva) e coordinamento delle azioni militari, Tactical Air Co-ordination in Inglese. Col tempo, quei velivoli, oltre alle capacità di difesa, hanno avuto anche modeste capacità di attacco.

La parte sostanziale della missione di osservazione non necessita di elevate prestazioni, inoltre la vicinanza alle linee nemiche espone il velivolo ad un non trascurabile rischio di abbattimento; tutto questo suggerisce di usare velivoli non costosissimi.

Nella II G.M., sul fronte del Pacifico la U.S. Navy non utilizzò velivoli particolarmente prestanti, alcuni erano addirittura biplani, perché le reazioni avversarie non erano particolarmente temute; sul fronte europeo, invece, la situazione era diversa e, nel D-Day, dove i potenziali avversari erano i tedeschi Me 109 e FW 190, furono utilizzati nientemeno che degli Spitfire MkV (nello squadron VCS-7), perché servivano aerei veloci ed agili.

Anche velivoli a getto sono stati usati per questo ruolo dalla Marina Americana; nella maggior parte dei casi si è trattato di velivoli adattati, magari addirittura “sul campo”, e magari in un solo esemplare, partendo da tipi che erano al tramonto della loro vita operativa, un esempio notevole è stato l'OA-4M Skyhawk.

Per una ventina d'anni dopo la II G.M., sono stati anche usati elicotteri piuttosto leggeri, principalmente Sikorsky.

Oggi si tende ad affidare questi compiti ai velivoli senza pilota con telecamere e sistemi di trasmissione digitale.
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