RICOGNIZIONE - Mimmo: passione US Naval Aviation

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RICOGNIZIONE
Sistema di designazione contemporaneo (in uso dal 1962)
La ricognizione è una attività militare introdotta molto presto nelle funzioni aeronautiche. Poter disporre di informazioni sulle attività dei nemici è di fondamentale importanza nelle campagne militari e su questo si è sempre investito moltissimo.

Essa va distinta dalla funzione denominata osservazione in quanto quest'ultima ha un significato più tattico, un fine più immediato non necessariamente basato su interpretazione di fotografie, ma sulla diretta osservazione degli operatori.

Già nel XIX secolo, affianco alle attività di spionaggio e di esplorazione terrestre, si usavano i palloni frenati per spingere lo sguardo al di là delle linee nemiche. In seguito, con la disponibilità di aerei e di macchine fotografiche, nacque la ricognizione aerea.

Il compito del ricognitore è di raccogliere informazioni documentate e di portarle a casa. Per molto tempo tali documenti erano solo fotografie su pellicola nel campo visibile, al giorno d'oggi essi possono anche includere fotografie agli infrarossi o tracciati di altra natura rilevati da apparecchiature elettroniche.
Gli approcci potrebbero essere due: inviare un aereo scortato da caccia di difesa con il rischio che un'intera squadra attiri presto l'attenzione del nemico senza garanzie di invulnerabilità alle sue reazioni, oppure inviare un aereo solitario, che tenti di compiere la sua missione di soppiatto, avvicinandosi e allontanadosi dal suo obbiettivo il più rapidamente possibile, aiutandosi anche con la quota elevata allo scopo di risultare difficilmente intercettabile.

Si capisce come un tale velivolo necessiti di alte prestazioni, in termini di velocità e di quota operativa, o magari altissime nel caso si voglia sfruttarne una sola di esse.

Sono pochissimi i casi in cui un velivolo è stato progettato espressamente per questa missione.
Si può citare il caso del Lockheed U-2, che vola ben al di sopra di tutti gli altri aerei e che per questo è stato per qualche anno invulnerabile, anche se piuttosto lento.
Sull'altro versante, quello della velocità, si può citare il Lockheed SR-71 che, essendo tri-sonico, faceva della velocità il suo mezzo di sopravvivenza. Famoso il volo sulla Libia nel 1986 (durante l'attacco americano a Gheddafi come ritorsione ad una azione terroristica dei Libici) in cui il Blackbird sfuggì ai missili terra-aria proprio grazie alla sua velocità. Famoso anche il caso di una ricognizione compiuta nel 1973, durante la Guerra dello Yom Kippur, in cui un MiG-25 sovietico attraversò i cieli di Israele prima che i caccia intercettori (degli F-4E Phantom, all'epoca, scusate se è poco) riuscissero ad alzarsi in volo.

Per il resto i ricognitori sono stati sempre derivati da caccia, come lo Spitfire, il Mustang, il P-38 Lightning, il Crusader, il Phantom; anche il B-29 fu usato in missioni di ricognizione proprio per la sua alta tangenza. Essi venivano privati dell'armamento e dei sistemi ad esso associati ed il peso utile disponibile, essendo le apparecchiature fotografiche non pesantissime, veniva sfruttato per per aumentare il combustibile (e l'autonomia) e per aumentare la velocità.

Oggi l'uso dei ricognitori come raccoglitori di immagini si riduce a situazioni più tattiche che strategiche, per le prime si adottano sempre più spesso caccia dotati di appositi pod esterni, mentre per le seconde ci sono i satelliti e i droni; tra l'altro oggi le immagini, oramai digitali, possono essere trasmesse velocemente via radio e subito osservate (senza bisogno dello sviluppo dei negativi) e ci può essere un'interazione diretta tra i centri di raccolta delle informazioni ed i ricognitori stessi, che possono modificare le loro missioni in funzione dei risultati richiesti e quelli perseguiti.

Al giorno d'oggi, comunque, alla missione di ricognizione visiva, si affiancano altri tipi di acquisizione di informazioni che avvengono via radio. Oggi si parla di missioni ELINT e SIGINT che vengono condotte da aerei insospettabili della categoria executive che girano per il mondo addirittura con marche civili.
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