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A-7E - Mimmo: passione US Naval Aviation

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LE TABELLE SUL LAVORO
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Ling-Temco-Vought A-7E Corsair II
COSTRUTTORE / MANUFACTURER
LTV Aerospace Corporation, Dallas, Texas
ENTRATA IN SERVIZIO / SERVICE START
1967
ESEMPLARE / SAMPLE
BuNo 156729; modex NH-401; reparto VA-195 Dambusters; USS Kittyhawk, 1977
RIFERIMENTO / REFERENCE
"Storia dell'aviazione", Fabbri ed. 1973, vol. 9 pag. 938
CARICHI ESTERNI / EXTERNAL STORES
Mk 82 free fall bombs (28x)
RAPPRESENTAZIONE / DEPICTION
pronto per l'azione
LAVORO / WORK
COMPLETAMENTO / COMPLETION
#1   -   1977
SCATOLA (ACQUISTO) / KIT (PURCHASE)
"A-7A Corsair II", Revell art. H-114   (1975)
PARTI AGGIUNTIVE / AFTERMARKET PARTS
-
DECAL AGGIUNT. / AFTERMARKET DECALS
-
LAVORO DI CORREZIONE                 ?  
sagomatura di laminati
  • carrello anteriore, baia: pareti (P)
  • carrello anteriore: dettagli (P)
taglio [e riassemblaggio] di parti originali
  • carrelli principali, gambe di forza: attacchi
LAVORO DI CONVERSIONE                   ?  
CAMBIAMENTO DI VERSIONE
scultura
  • cannoncino: scarico bossoli (P)
  • deriva: carenatura di sommità (P)
  • fusoliera, ventre: carenatura (P)
  • bombe Mk 82 addizionali W)
sagomatura di laminati
  • antenne a lama aggiuntive (P)
tubi (anche telescopici)
  • cannoncino: carenatura (P)
rilavorazione di parti originali
  • aperture cannoncini originali: chiusura  (PL)
decal auto-prodotte
  • logo squadrone: dipinto a pennello direttamente sulla deriva (smalti)
  • identificativi peculiari esemplare: disegnati ad inchiostro direttamente sul modello
parti importate
  • bombe Mk 82 addizionali
LAVORO DI ARRICCHIMENTO                 ?  
formatura a freddo di laminati metallici
  • cinture di sicurezza (Al)
sagomatura di laminati
  • HUD: lente (AC)
  • specchietti retrovisori (Al)
  • scaletta di accesso (P)
aste (dritte)
  • carrelli e vani: dettagli (P)
fili (piegati o meno)
  • sediolino: dettagli (Cu)
  • carrelli e vani: dettagli (Cu)
rilavorazione parti originali
  • ruote deformate
taglio e riassemblaggio di parti originali
  • flap deflessi
COLORAZIONE
?-
superfici superiori e laterali
  • grey FS 36440   > Humbrol 64   (EB)   __
superfici di controllo
  • white FS 17875   > Humbrol 22   (EB)   __
superfici inferiori
  • white FS 17875   > Humbrol 22   (EB)   __
carrelli e vani
  • white FS 17875   > Humbrol 22   (EB)   __
presa d'aria motore
  • white FS 17875   > Humbrol 22   (EB)   __
abitacolo
  • grey FS 36231  > Humbrol 64   (EB)   __
  • black FS 27038  > Humbrol 33   (EB)   __
imbottiture
  • orange FS 22197   > Humbrol 63   (EB)   __
TECNICA COLORAZIONE STRUTTURA TETTUCCIO
CANOPY STRUCTURE PAINTING TECHNIQUE
smalto a pennello, inchiostro a pennino / brushed enamel, nibbed ink
LA SCATOLA / THE KIT
materiale
  • appena un po' troppo duro per le lavorazioni
finitura
  • ben liscio con pannelli in leggero rielievo
dimensioni
  • corrette
giunzioni   (1)
  • buone, non hanno presentato problemi importanti
dettagli
  • sufficienti
decals
  • sufficienti
DIFETTI
  • l'unico grosso difetto che io ho rilevato consiste nella lunghezza delle gambe di forza dei carrelli principali che erano troppo corte, ho dovuto spostare il loro punto di aggancio alla fusoliera
  • qualche problemino nel coordinamento tettuccio/fusoliera
Un buon modello per la sua categoria.
LA REALIZZAZIONE   (2)
Con l'A-7 cominciò la mia collezione di velivoli U.S. Navy. All'epoca era una vera e propria icona dell'aviazione imbarcata e fui contentissimo di costruirlo, era circa il centesimo modellino da quando avevo iniziato, nove o dieci anni prima.
Pensavo di essermi dato un tema ristretto, per la collezione, non potevo mica pretendere di costruire tutto ciò che volava o aveva volato!
Crescendo capii che avevo ristretto troppo poco il mio campo d'azione, la Marina Statunitense ha usato più o meno il 25% dei tipi d'aereo del mondo!
La correzione dei carrelli principali è venuta bene;
tutte le parti aggiunte sono soddisfacenti, sia nell'abitacolo che all'esterno;
il logo sulla deriva è un piccolo capolavoro, considerato che è fatto a mano;
anche le scritte fatte a mano sono tutto sommato accettabili.
Il colore grigio Humbrol 64 è sbagliato e non replica esattamente il grigio FS 36440, che è un po' più chiaro ed è giallognolo, inoltre, esso è troppo matto;
alcuni dettagli pittati a pennello potevano essere più precisi;
i contrassegni di nazionalità sono quelli originali Revell, sbagliato: all'epoca della versione  -E erano più piccole;
nel 1977 non usavo la verniciatura di sigillatura finale, così le decalcomanie mostrano qualche segno di vecchiaia.
La maggior parte dei difetti di questo modellino è dovuta ad inesperienza o a mancata disponibilità di colori, e di parti e decal alternative; a quei tempi nella mia città era anche difficile trovare i semilavorati in plastica e dovevo arrangiarmi.
"Ogni scarrafone è bello a 'a mamma soia"
 "Every beetle is beautiful for its mum"
(ancient neapolitan saying)


UN PO' DI STORIA       
Il Corsair II fu il vincitore di una gara per un nuovo aereo da attacco al suolo che mettesse insieme l'agilità del leggerissimo Douglas Skyhawk e la potenza di fuoco del grosso Grumman Intruder. Inoltre, un requisito importante era che fosse rapidamente disponibile, cioè di veloce progettazione e di facile costruzione. Il gruppo Vought presentò questo progetto già maturo poichè discendeva dal caccia Vought Crusader, ampiamente usato dalla US Navy, che si era dimostrato un buon apparecchio; questo garantì il rispetto del requisito di rapida e sicura disponibilità.

Tra il 1965 ed il 1983 ne furono prodotti circa 1500 e, nelle varie versioni che erano sempre più potenti e dotate di moderna avionica, restò in servizio fino agli anni '90, uno dei primi casi di longevità che veniva imposta dai crescenti costi di sviluppo di nuovi progetti e favorita dalla bontà di quelli esistenti.

Il Corsair II è un magnifico aereo già passato alla storia.
La versione rappresentata è la -E, quella più prodotta con più di 500 esemplari, impiegata dal 1970 fino al ritiro, la più avanzata in termini di potenza, di armamento e di avionica. Armato di tutto punto con sole bombe a caduta libera, il velivolo è equipaggiato per una esposizione della sua potenza, più che per una vera missione.
SLUF        
SLUF, lo chiamavano: Short Little Ugly Fellow.
Il Corsair II è uno di quei velivoli che io definisco belli anche se in fondo ha una fusoliera un po' tozza col naso piccolo e la bocca grande. Quanto pensiero, dietro quella buffa forma! Mi piace per l'idea di potenza che esso ispira. E' un po' come gli aerei con motore radiale: un Thunderbolt è sicuramente meno bello di uno Spitfire, però lo tiene scritto in faccia che è "una bestia"; anche l'A-7 pare che è pronto a mangiarti, se ti avvicini troppo.
Proprio la sua forma tozza rivela invece quanto lavoro di ideazione ci sia alle spalle; l'uso di in motore turbofan, tanto per incominciare, che ha imposto una sezione maestra piuttosto grande e la grandissima presa d'aria; l'ala alta, per aiutare nelle operazioni a terra e fare a meno delle scalette esterne. La grossa deriva è figlia della scarsa lunghezza della fusoliera, che fornisce un braccio un po' corto per l'imbardata; inoltre anche la carenatura della presa d'aria, così spinta a prua, certo non aiutava.
La forma in pianta dell'ala rivela la discendenza di questo progetto dall'F-8 Crusader, all'epoca del bellissimo caccia si usavano ancora le ali a freccia, che poi sappiamo essere state progressivamente abbandonate per gli aerei da combattimento.
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