LC-130R - Mimmo: passione US Naval Aviation

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LE TABELLE SUL LAVORO E SULLA SCATOLA
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Lockheed LC-130R Hercules
COSTRUTTORE / MANUFACTURER
Grumman Aircraft Engineering Corporation, Bethpage, LI, NY
ENTRATA IN SERVIZIO / SERVICE START
1956
ESEMPLARE / SAMPLE
BuNo 159130, reparto VXE-6, modex XD 1, Point Mugu, CA, ca1986
RIFERIMENTO / REFERENCE
Foglio decal “C-130”, Microscale 72-195
"C-130 Hercules" di L. Drendel, In Action series #47, Squadron/Signal publications, USA 1984
"C-130 Hercules dell'U.S. Coast Guard", Aerei Modellismo n. 1984-9, Delta Editrice, Italy
"Hercules", Aerei n. 1977-10, Delta Editrice, Italy
CARICHI ESTERNI / EXTERNAL STORES
serbatoi subalari
RAPPRESENTAZIONE / DEPICTION
a terra, con portello equipaggio, portello pax, portellone cargo e finestrino pilota aperti
LAVORO / WORK
COMPLETAMENTO / COMPLETION
#36   -   2011
SCATOLA (ACQUISTO) / KIT (PURCHASE)
“Lockheed C-130E Hercules", Airfix # 09001, injected polystyrene   (1978)
PARTI AGGIUNTIVE / AFTERMARKET PARTS
-
DECAL AGGIUNT. / AFTERMARKET DECALS
Foglio decal “C-130”, Microscale 72-195
Foglio decal “Lockheed KC-130T”, Superscale 72-896
LAVORO DI CORREZIONE                   
scultura
  • portellone posteriore inferiore, paraurti (P)
  • fusoliera, sfogo APU (P)
formatura a freddo di laminati metallici
  • gondole motori, sfiati superiori, portelli (Cu)
  • gondole motori, sfiati inferiori (Cu)
aste (dritte)
  • aste di irrobustimento delle semiali (Fe)
  • volantini piloti, bracci di supporto (P)
tubi (pure telescopici)
  • spine di allineamento delle semiali (Cu)
  • manicotti per le spine di allineamento (Cu)
  • scarichi motori sostitutivi (P)
  • tubi scarico combustibile (ST)
parti in carta
  • gondole motori, condotti interni visibili dalle prese d’aria principali
  • paratie interne di chiusura
rilavorazione di parti originali
  • portellone posteriore inferiore, zona attacchi attuatori: correzione forma (P e EP)
  • fusoliera, presa d’aria condizionamento: chiusura originale ed apertura alternativa
  • fusoliera, sfogo d’aria condizionamento: chiusura originale ed apertura alternativo
  • gondole motori:
        • correzione forma all’attacco dell’elica
        • correzione forma prese d’aria principali
        • correzione forma prese d’aria dei radiatori
        • correzione forma prese d’aria laterali
        • correzione forma sfiati inferiori
        • apertura prese d’aria aggiuntive latero-posteriori
  • ala: assottigliamento bordi d’uscita
  • porte vano cargo: correzione
asportazione di parti originali
  • eliminazione sfiati superiori
  • eliminazione scarichi motori originali
LAVORO DI CONVERSIONE                   
CAMBIAMENTO DI VERSIONE
scultura
  • sci: bordi e parti prodiere (PL)
  • fari di prua (P)
formatura a freddo di laminati metallici
  • sci: chiglie e superfici curve (Pb)
sagomatura di laminati
  • sci: struttura e pareti longitudinali (P)
aste (dritte)
  • sci: dettagli nervature (P)
  • sci anteriore: asta di attacco alla gamba carrello (Cu)
fili (piegati o meno)
  • gambe carrelli principali:
        • steli (Fe)
        • assali ruote (Fe)
tubi (pure telescopici)
  • gambe carrelli principali:
        • manicotti esterni di supporto (cu)
        • corpi (Cu)
        • bracci oscillanti (Cu)
rilavorazione di parti originali
  • carrello anteriore, parte oscillante: foratura per accoglimento spina di supporto sci
taglio e riassemblaggio di parti originali
  • carrello anteriore: separazione parte oscillante da quella fissa
decal importate
  • contrassegni nazionalità: Foglio decal Microscale 72-195
  • contrassegni peculiari esemplare rappresentato:Foglio decal Superscale 72-896
  • altri contrassegni: scrap
LAVORO DI ARRICCHIMENTO                  
getti in resina
  • razzi JATO: corpi (bombole) (EP)
scultura
  • razzi JATO: anelli di base delle bombole (P)
  • razzi JATO: supporti (P)
  • dettagli sediolini equipaggio (P)
  • imbottiture sediolini equipaggio (P)
  • dettagli sulle paratie interne (P)
  • cruscotto piloti:struttura e pannello di copertura (palpebra) (P)
  • struttura consolle navigatore (P)
  • apparecchio radio (P)
  • bombolette antincendio (P)
  • carenature sci: zone a doppia curvatura (PL)
  • semiali: guide flap (P)
  • semiali,zone flap: pareti posteriori di chiusura (P)
  • flap esterni , bordi anteriori: pareti di chiusura (P)
  • filtri motore (P)
formatura a freddo di laminati metallici
  • razzi JATO: razze degli anelli di base (Pb)
  • sediolini equipaggio: cinture di sicurezza e fibbie (Al)
  • mensola apparecchio radio: componenti (Pb)
  • sediolini del vano cargo: sedute (Al)
  • carenature sci: parti a semplice curvatura(Pb e Cu)
  • flap interni , bordi anteriori: pareti di chiusura (Pb)
sagomatura di laminati
  • sediolino motorista (P)
  • paratie interne, armadietti, toilette (P)
  • pianali interni (P)
  • cuccette (p)
  • scaletta equipaggio (P)
  • cruscotto piloti (P)
  • pannelli consolles laterali (P)
  • pannelli motorista e navigatore (P)
  • portellone posteriore superiore: centina di chiusura (P)
  • vano cargo: pannelli superiori (P + EP)
  • vano cargo: pannelli rivestimento interno (lining) (P)
  • vano cargo: condotto nel pannello superiore, rete di chiusura (tulle)
  • portello laterale posteriore: guide (P)
  • portello anteriore equipaggio: attacchi (p)
  • vano cargo: centina posteriore vano sotto pavimento (P)
  • sediolini del vano cargo: spalliere a rete (tulle)
  • finestrino pilota aperto (AC)
aste (dritte)
  • razzi JATO: spine di installazione (P)
  • attuatori portellone: steli (Fe)
  • tergicristalli (P)
  • supporti antenne a filo (P)
fili (piegati o meno)
  • dettagli abitacolo e leve piantana centrale (Cu)
  • attacchi porta equipaggio (Cu)
  • sediolini del vano cargo: struttura (Cu)
  • spine per installazione flap in posizione estesa (Cu)
  • tubi di Pitot (Cu)
  • portello equipaggio: maniglia (Cu)
  • scaricatori statici (Cu)
  • antenne a filo (NY)
tubi (pure telescopici)
  • vano cargo: condotto nel pannello superiore (P)
  • attuatori portelloni: corpi (Cu)
rilavorazione di parti originali
  • fusoliera, vano portellone posteriore:
    trasformazione per attacchi attuatori

  • trasparente piloti: apertura finestrino sx
COLORAZIONE                              
superfici superiori e laterali
  • grey FS 16081
Revell 78+lucido
ES
superfici laterali ed inferiori
  • grey FS 16473
Revell 57+lucido
ES
ala
  • grey FS 16081
Revell 78+lucido
ES
aree ad alta visibilità
  • orange FS 18913
Humbrol 193 su base Humbrol 34
ES
aree calpestio
  • grey FS 36473
Revell 57
ES
aree nere
  • black 27038
Humbrol 5085
AS
aree non visibili in volo

Humbrol 64
ES
carrelli e vani
  • white FS 17925
Humbrol 5034
Humbrol 5022
AB
prese d'aria motore
  • grey FS 16081
Revell 78+lucido
ES
sci

alluminio Revell 36199
AB
abitacolo
  • grey FS 36321

  • black FS 27038
  • green FS 34151
Ferrario 20
Vallejo 870
Vallejo 850
Vallejo 881 + Vallejo 954
AB
area carico
  • grey FS 36440 (pareti)


  • grey FS 36231 (pavimento)




Humbrol 145
pannelli superiori bianco Humbrol 22
Revell 78, Humbrol 56
dettagli strutturali:
giallo Humbrol 81,
grigio Humbrol 145
struttura sediolini alluminio Revell 36199
ES
AB
imbottiture
  • orange FS 22246
Protar 019
AB
TECNICA COLORAZIONE STRUTTURA TETTUCCIO
CANOPY STRUCTURE PAINTING TECHNIQUE
striscie di decal trasparente pre-smaltata a spruzzo /
stripes of transparent decal sheet pre-sprayed with enamels
LA SCATOLA / THE KIT
materiale
  • buono, ben lavorabile
finitura
  • buona, liscia, pannelli in leggero rilievo
dimensioni
  • buone
giunzioni (1)
  • non male, nella media
dettagli
  • sufficienti
decals
  • non usate
DIFETTI
  • le semiali presentavano problemi di allineamento nella vista dall’alto
  • le semiali si presentavano troppo flessibili verso il basso, è stato necessario introdurre una struttura di irrobustimento
  • l’assieme fusoliera+semiali era troppo flessibile, e le semiali si piegavano verso il basso, per l'allineamento è stato necessario installare spine trasversali attraversanti
  • anche i piani di coda, non flessibili di per sé, risultano essere pesanti all’installazione e deformano l’incastro assumendo una configurazione leggermente pendente
  • essendo possibile installare i portelloni posteriori cargo in posizione aperta, si sarebbero dovute rifinire meglio le zone di estremità che rimanevano aperte

  • il  kit è grande e presenta problemi che forse hanno colto la Airfix un po’ impreparata, non credo le sarebbe stato difficile introdurre dei longheroni attraversanti per tenere l’ala nel corretto aspetto piano (a dire la verità, però, anche il Catalina, che era un modello più vecchio, presentava problemi simili quindi i nostri l’esperienza l’avevano già fatta);
  • le gondole motori, invece, erano talmente diverse da quelle vere, da sembrare “di fantasia”
LA REALIZZAZIONE   (2)
L’Hercules mi ha sempre affascinato, forse anche perché è stato il mio primo volo quando ero studente di liceo, in una campagna propagandistica della A.M.
Anche le missioni antartiche mi hanno sempre affascinato per il loro contenuto avventuroso e scientifico.
In maturità si è aggiunta la grande ammirazione che provo per coloro che si dedicano a queste attività, aviatori e scienziati.
Fate la somma e si arriva al mio modellino.
L’articolo citato di Aerei Modellismo suggeriva di irrobustire il giunto ala-fusoliera per evitare di ottenere un’ala inflessa verso il basso. Quando i modellini sono così grandi bisogna porsi problemi di robustezza dell’assieme; non si poteva pretendere da Airfix di concepire un’ala tutta intera pur essendo quella vera passante attraverso la fusoliera, sarebbe stato necessario un pezzo lungo 56 cm, difficile che fosse venuto ben piano. Ne sono risultate due semiali da installare in appositi incastri nella parte alta del barile centrale. Anche la fusoliera ha la sua flessibilità ed allora la soluzione è “scavalcarla” da un punto di vista strutturale. Questo è stato realizzato inserendo due spine passanti in tubo di rame da 3 mm in altrettanti manicotti cilindrici per ogni semiala (da 4 mm). Il tutto è stato prima installato su uno “scalo” che garantisse allineamenti e parallelismi e poi smontato e reinstallato in fusoliera.
Un’altra asta in ferro da 2 mm, inoltre, è stata installata in ogni semiala per irrobustirla rispetto alla flessione.
I carrelli sono stati praticamente rifatti non per loro difetti di forma, né per loro debolezza; è stato necessario ricostruirli per avere una diversa sequenza di installazione che permettesse di montare anche gli sci, in pratica ho dovuto preassemblare le parti più basse di carrelli, insieme alle ruote, con gli sci, e poi installare tutto dal basso; naturalmente l’ho fatto dopo la verniciatura della cellula.
Un altro bel lavoro è stato l’autocostruzione di tutti gli interni cioè la zona di conduzione ed il vano cargo.
I piani orizzontali di coda mi hanno dato una cattiva sorpresa: anch’essi avrebbero avuto bisogno di una spina passante di allineamento, quando me ne sono accorto non ho avuto voglia di disinstallarli e ricominciare da capo.
Non maneggiavo ancora bene l’uso a spruzzo delle vernici lucide, così non sono riuscito ad evitare il “silvering” di alcune decals.
E’ stata un faticata, durata più di 500 ore su un arco di 18 mesi (all’epoca impegni di lavoro e di famiglia mi distoglievano parecchio); però adesso, pur con i suoi difettucci, il modello fa bella figura nella mia vetrinetta.

UN PO' DI STORIA       
Il C-130 è senz’altro uno degli aerei più importanti della storia dell’aeronautica.
Il suo progetto nacque nei primissimi anni ’50 ed esso vola ancora oggi, con grande efficienza, nella versione J nata alla fine del secolo scorso; in definitiva l’Hercules si vede nei cieli da quasi settant’anni.
L’interesse della U.S. Navy per il C-130 Hercules nacque abbastanza resto, proprio per le sue capacità di operare dagli ambienti polari, dimostrate in precedenza dalla U.S.A.F.
Esso era già stato scelto per i Marines, per le sue capacità di operare direttamente sul teatro operativo, e gli erano stati affidati compiti di rifornimento in volo per la loro aviazione, specificamente dedita all’appoggio alle truppe di terra; nacque così il GV-1 che fu presto rinominato KC-130F.
Per le sue missioni polari la Marina adottò dapprima una variante munita di sci della versione B; essa fu denominata inizialmente UV-1L, poi C-130BL, infine LC-130F. Quando, negli anni ’60, entrò in servizio la versione H (la prima usata anche dagli Italiani), ne fu derivata una versione “invernalizzata” denominata LC-130R.
La versatilità della cellula, robusta e capiente, la grande potenza disponibile (a partire da 20000 cavalli complessivi) ed il grande carico utile (non meno di 16 tonnellate), ha reso il velivolo adattabile a tanti ruoli, come a quello della guerra elettronica, la comunicazione con i sommergibili in immersione, la sorveglianza meteorologica e così via.
Il velivolo rappresentato dal modello, apparteneva, negli anni ’70, al VXE-6 di base a Point Mugu, in California, il reparto che si è occupato per quarant’anni delle missioni antartiche fino al 1996, quando il compito di supporto logistico fu affidato alla U.S.A.F.
UN PROGETTO INTELLIGENTE        
L’Hercules non fu il primo aereo col portellone-rampa posteriore, negli USA c’era stato il Budd Conestoga, comprato, tra l’altro, proprio dalla Marina con la sigla RB-1, ed i tedeschi, a loro volta, avevano già fatto qualche tentativo.
Alla Lockheed va comunque il merito di aver generato un progetto stabilizzato; la caratteristica dei carrelli montati in gondola di fusoliera, direttamente sulle stesse ordinate di forza a cui si attaccano i longheroni alari, costituisce una grande razionalizzazione del progetto strutturale che aiuta negli atterraggi su superfici semipreparate.
La formula è stata riadottata da tutti coloro che in seguito hanno prodotto velivoli della stessa categoria ed è stata superata solo da aerei molto più grossi, tipo il Galaxy, che ha accesso al vano carico anche da prua.
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