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T-45A - Mimmo: passione US Naval Aviation

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LE TABELLE SUL LAVORO
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McDonnell Douglas / BAe T-45A Goshawk
COSTRUTTORE / MANUFACTURER
McDonnell Aircraft Company, Palmdale, California, and British Aerospace Military Aircraft Division, Kingston upon Thames, Surrey, UK
ENTRATA IN SERVIZIO / SERVICE START
1990
ESEMPLARE / SAMPLE
Buno 163615, Training Wing 2, modex B 215, NAS Kingsville, TX, 1995
RIFERIMENTO / REFERENCE
rivista "Aerei" numeri 3/98 & 7/98, Delta Editrice, Parma, Italy
CARICHI ESTERNI / EXTERNAL STORES
-
RAPPRESENTAZIONE / DEPICTION
parcheggiato col tettuccio aperto
LAVORO / WORK
COMPLETAMENTO / COMPLETION
#15   -   2000
SCATOLA (ACQUISTO) / KIT (PURCHASE)
"T-45 Goshawk" Italeri #173, injected polystyrene (1993)
PARTI AGGIUNTIVE / AFTERMARKET PARTS
-
DECAL AGGIUNT. / AFTERMARKET DECALS
-
LAVORO DI CORREZIONE                  ?  
sagomatura di laminati
  • abitacolo: paratie interne di chiusura (P)
  • cruscotto secondo posto: assieme strutturale (P)
  • HUD secondo posto (P)
  • antenne a lama (P)
  • gancio posteriore: aletta e assieme di attacco (P)
rilavorazione di parti originali
  • cono di coda: correzione forma
LAVORO DI CONVERSIONE                  ?  
CAMBIAMENTO DI ESEMPLARE
decal auto-prodotte
  • lettera di deriva
  • numero individuale di fusoliera
  • designazione di reparto
  • numero di matricola
(acrilico a pennino e pennello su decal trasparente)
decal importate
numeri individuali sui flap (scrap)
LAVORO DI ARRICCHIMENTO                 ?  
formatura a freddo di laminati metallici
  • cinture e fibbie (Al)
sagomatura di laminati
  • cruscotti: fondo bianco (P)
fili (piegati o meno)
  • tubo di Pitot: punta (Cu)
  • tettuccio: agganci (Cu)
  • gradino di accesso (Cu)
tubi (anche telescopici)
  • tubo di Pitot: corpo (ST)
rilavorazione di parti originali
  • cruscotti: foratura per strumentini
  • sediolini: adattamento forma
  • ruote: deformazione per il peso
COLORAZIONE
?-
tutte le superfici esterne
  • white FS 17875  > Humbrol 22   (EB)   __
aree ad alta visibilità
  • orange FS 28915  > Humbrol 209
    (su base arancione Humbrol 18)
      (EB)   __
carrelli e vani
  • white FS 17875  > Humbrol 22   (EB)   __
prese d'aria motore
  • white FS 17875  > Humbrol 22   (EB)   __
abitacolo
  • grey FS 36231  > Tamiya XF-54   (AB)   __
  • black FS 27038  > Humbrol 5085   (AB)   __
imbottiture
  • orange FS 22197  > grigio Tamiya XF-20   (AB)   __
TECNICA COLORAZIONE STRUTTURA TETTUCCIO
CANOPY STRUCTURE PAINTING TECHNIQUE
strisce di decal trasparente pre-smaltata a pennello /
stripes of transparent decal sheet pre-brushed with enamels
LA SCATOLA / THE KIT
materiale
  • buono, ben lavorabile
finitura
  • buona, pannelli incisi forse troppo evidenti
dimensioni
  • corrette
giunzioni   (1)
  • troppo larghe le giunzioni ala-fusoliera
dettagli
  • sufficienti
decals
  • sufficienti
DIFETTI
  • veri difetti direi di no, tuttavia devo segnalare che il profilo della parte caudale non era del tutto somigliante
Una scatola molto basica per un modello non molto richiesto, anche se credo che  il BAE Hawk (da cui il T-45 deriva) abbia avuto un successo tale che la sua scatola poteva meritare qualcosa in piu'.
La qualita' di lavoro Italeri e' comunque buona.
LA REALIZZAZIONE   (2)
Nel 2000, quando costruii questo modellino, avevo voglia di arricchire la mia collezione (allora ancora un po’ piccola) con un un aereo moderno e il T-45 era forse il più moderno nella dotazione della U.S. Navy. Un velivolo non nuovissimo, considerata la sua discendenza dall’inglese BAE Hawk che volava già nella seconda metà degli anni’70, ma avanzatissimo come sistema di addestramento, dotato com’era di simulatore dedicato e di relativo software di integrazione tra le lezioni in volo e quelle a terra. Oggi questa pratica è diventata comune, ma negli anni ’90 era un punto di forte avanguardia.
Io non avrei saputo fare di meglio con un modello così piccolo ed elementare.
All'epoca della costruzione non usavo sigillare il modello finito con una buona verniciatura, le foto più recenti mostrano come le decal originali Italeri si siano ingiallite
Un vero peccato, quello delle decalcomanie ingiallite,
all’epoca mi sembrava che il modellino potesse  essere accettato così com'era.

UN PO' DI STORIA       
Il T-45 Goshawk è forse il primo rappresentante della nuova generazione di velivoli da addestramento di livello intermedio. L'aereo, infatti, è una delle componenti di un programma di addestramento che prevede abbondante utilizzazione, a terra, di simulatori e computer che vengono usati non semplicemente per preparare i voli ma, essendo in completa integrazione con il velivolo, anche per analizzarli a posteriori.
Nella politica di risparmio tipica degli anni '80, non si finanziò un progetto comletamente nuovo, ma furono presi in considerazione solo prodotti già disponibili da sottoporre a meno costosi programmi di adattamento ai requisiti della Marina.
Fu scelta quindi la proposta McDonnell Douglas di un velivolo derivato dal ben collaudato British Aerospace Hawk, perché aveva caratteristiche di partenza già molto vicine rispetto ai requisiti. L'entità delle modifiche e dei relativi irrobustimenti necessari all'uso sulle portaerei, richiedeva un aereo piuttosto potente ed i 2600 kg di spinta del motore Rolls Royce F405 garantivano ciò per cui erano insufficienti i 2000 Kg del Rolls Royce Viper montato sull'MB339 che l'italiana Aermacchi aveva presentato insieme alla statunitense Lockheed.
Si irrobustì la struttura, in particolare i carrelli ed i loro attacchi, e si installarono componenti di avionica più avanzati ed integrati con componenti terrestri ai fini dell'addestramento.
Il Goshawk fu prodotto in circa 220 esemplari della versione -A, in una ventina d'anni a partire dalla fine degli anni '80; alla fine degli anni '90 ci fu un aggiornamento dell'avionica per adottare strumentazione in linea con quella imbarcata sul Super Hornet e così nacque la versione -C alla quale tutti gli esemplari già costruiti furono in seguito convertiti.
Recentemente il T-45 è stato soggetto a dei problemi riguardanti la sufficienza di ossigeno per l'equipaggio, pare che ne siano affetti tutti i velivoli da combattimento dell'ultima generazione; la soluzione, nel maggio 2019, è ancora in fase di studio.
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