Loening M-8-1

COSTRUTTORE / MANUFACTURER
Loening Aeronautical Engineering Company, New York
ENTRATA IN SERVIZIO / SERVICE START
1920
ESEMPLARE / SAMPLE
A-5706
RIFERIMENTO / REFERENCE
"United States Navy Since 1911," by G. Swarnborough & P. M. Bowers, Putnam Aeronautical Books, London, 1976
CARICHI ESTERNI / EXTERNAL STORES
-
RAPPRESENTAZIONE / DEPICTION
a terra
LAVORO / WORK
COMPLETAMENTO / COMPLETION
#41 - 2013
SCATOLA (ACQUISTO) / KIT (PURCHASE)
WK Models, Germany, resin mold (1992)
PARTI AGGIUNTIVE / AFTERMARKET PARTS
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DECAL AGGIUNT. / AFTERMARKET DECALS
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LAVORO DI CORREZIONE ▨ | |||
sagomatura di laminati |
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aste (dritte) |
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fili (piegati o meno) |
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tubi (pure telescopici) |
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parti in carta |
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rilavorazione di parti originali |
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decal auto-prodotte |
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parti importate |
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LAVORO DI ARRICCHIMENTO ▨ | |||
formatura a caldo di laminati plastici |
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fili (piegati o meno) |
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parti in carta |
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COLORAZIONE
?-
tutte le superfici esterne
grigio Maimeri Rainbow 110010 (ES) _◍_
vano motore
alluminio Revell 99 (AB) _◍_
& acciaio Revell 91 (AB) _◍_
motore
nero Agama (AB) _◍_
abitacolo
nero Agama (AB) _◍_
& alluminio Revell 99 (AB) _◍_
& grigio Humbrol 64 (AB) _◍_
contrassegni nazionalità
blu Humbrol 15 (ES) _◍_
& rosso Humbrol 19 (ES) _◍_

LA SCATOLA / THE KIT
materiale
- buono, resina di grande fedeltà, attenzione alla fragilità nelle lavorazioni
finitura
- buona
dimensioni
- corrette
giunzioni (1)
- accettabilissime per il tipo di manufatto
dettagli
- sufficienti
decals
- assenti
DIFETTI
- non mi sento di definire difetti alcune imperfezioni inevitabili per il carattere artigianale del prodotto
●●●
Che dire di un modellino con l’ala di 13 cm (sottilissima) e la fusoliera di 10? E’ stato prodotto in resina perché se ne prevedeva una piccola quantità (solo cento dice la pubblicità) e mi chiedo se siano riusciti a venderli tutti.
Quanti modellisti saranno stati interessati a questo soggetto?
Erano comunque quasi trenta pezzi, qualcuno l’ho dovuto sostituire non perché fosse sbagliato, ma perché, piccolissimo, era più difficile rifinirlo che rifarlo da capo.
Questo è da considerarsi un buon kit.

LA REALIZZAZIONE (2) | ||
Il Loenig M-8-1, aereo senz’altro minore nella storia dell’aviazione, mi ha attirato per il fatto di essere uno dei primi prodotti autonomi degli Stati Uniti. Non esiste una grande letteratura su questo velivolo, e allora costruire il suo modellino poteva essere il modo migliore di conoscerlo. Sono rimasto colpito dalla sua piccolezza e dalla sua grande pulizia aerodinamica. | ||
◍ | Già riuscire ad assemblare dei pezzi che non avevano neanche gli incastri di montaggio è stato un bel lavoro; margini di miglioramento c’erano e qualcosa ho fatto, ma la documentazione in mio possesso era scarsissima. | |
Una miniatura assai accattivante | ✩✩✩✩✩ |



UN PO' DI STORIA
Il Loening M-8-1 (o M-8.1, o M-81 secondo alcuni), caccia/osservatore biposto utilizzato tra il 1918 ed il 1920, non è certo un aereo che ha fatto la storia da un punto di vista quantitativo, con poco più di 50 esemplari prodotti; tuttavia forse l’ha fatta da un punto di vista qualitativo, essendo uno dei primi monoplani.
Certo, c’erano stati i Bleriot, i Fokker, i Taube ed anche altri, ma con le loro selve di controventature sembravano già antichi al confronto con l’M-8-1 che ne era sprovvisto; esso, grazie anche, ai 300 HP del suo motore con otto cilindri a V, raggiungeva una velocità di 235 Km/h e poteva arrivare a 8000 metri di quota, mentre a 5000 ci arrivava in 18 minuti.
Questo piccolo velivolo non aveva armamento in caccia, ma solo due mitragliatrici brandeggiabili da 7.62 operate dell’osservatore.
L’affare per la Loening avrebbe dovuto essere per 5000 esemplari, ma la fine della guerra (la I G.M.) portò alla cancellazione dell’ordine dopo i primi velivoli. Alcuni furono convertiti in idrovolanti, ed almeno uno fu trasformato per partecipare al premio Pulitzer del 1920, purtruppo ebbe un guasto e non riuscì a portare a termine la gara.
PICCOLO MA AVANZATO
L’ala monopolana era grande, per abbassare il carico alare (che era comunque di circa 45 Kg/mq, non male, per l’epoca); i suoi montanti erano lunghissimi e con profili aerodinamici (forse un po’ portanti), le controventature, ridotte al minimo e situate tra i montanti, erano rivolte ad opporsi alla resistenza, piuttosto che a resistere alla portanza. La posizione alare, alta ma non a parasole, rendeva al contempo facile l’istallazione, con un semplice incrocio con la struttura a traliccio della fusoliera, ma lasciava a pilota e mitragliere una gran visuale; il pilota, inoltre, aveva due finestrini al di sotto dell’ala che gli permettevano visibilità verso il basso.
Il radiatore, installato sotto al motore, quasi non si notava per la sua forma avviata.
L’insuccesso al premio Pulitzer diede spazio ai detrattori della formula monoplana ed in seguito addirittura successe che, per le gare di velocità, la U.S. Navy mettesse in linea biplani ed addirittura triplani; pochi anni dopo, prima la Macchi e poi la Supermarine, dimostrarono che aveva ragione l’ing. Grover Loening.