Beechcraft T-34B Mentor
COSTRUTTORE / MANUFACTURER
Beech Aircraft Company, Wichita, Kansas
ENTRATA IN SERVIZIO / SERVICE START
1950
ESEMPLARE / SAMPLE
BuNo 140676; modex PA15; reparto VT-1; NAS Pensacola, 1955
RIFERIMENTO / REFERENCE
"T-34 Mentor", by Lou Drendel, In Action series # 1107, Squadron/Signal Publications, USA 1990
CARICHI ESTERNI / EXTERNAL STORES
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RAPPRESENTAZIONE / DEPICTION
a terra, tettucci aperti, timone deflesso
LAVORO / WORK
COMPLETAMENTO / COMPLETION
#21 - 2003
SCATOLA (ACQUISTO) / KIT (PURCHASE)
"Beechcraft T-34A Mentor", Hasegawa JS-088, injected polystyrene (1977)
PARTI AGGIUNTIVE / AFTERMARKET PARTS
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DECAL AGGIUNT. / AFTERMARKET DECALS
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LAVORO DI CORREZIONE ▨ | |||
aste (dritte) |
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CAMBIAMENTO DI VERSIONE | |||
scultura |
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sagomatura di laminati |
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aste (dritte) |
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fili (piegati o meno) |
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rilavorazione di parti originali |
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decal auto-prodotte |
(acrilico a pennello su decal trasparente) | ||
parti importate |
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decal importate |
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LAVORO DI ARRICCHIMENTO ▨ | |||
scultura |
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formatura a freddo di laminati metallici |
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aste (dritte) |
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fili (piegati o meno) |
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taglio e riassemblaggio di parti originali |
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tutte le superfici esterne |
| Humbrol 69 | ◍ | EB | ||||||||
aree calpestio |
| Humbrol 33 | ◍ | (1) | ||||||||
area antiabbagliamento |
| Humbrol 66 | ◍ | (1) | ||||||||
carrelli e vani |
| Humbrol 22 | ◍ | EB | ||||||||
vano motore |
| Humbrol HD4 | ◍ | EB | ||||||||
abitacolo |
| Tamiya XF-20 Humbrol 5085 | ◍ | AB | ||||||||
nota (1) - ritaglio di foglio decal presmaltato |
TECNICA COLORAZIONE STRUTTURA TETTUCCIO CANOPY STRUCTURE PAINTING TECHNIQUE | ||
striscie di decal trasparente pre-smaltata a pennello / stripes of transparent decal sheet pre-brushed with enamel |
LA SCATOLA / THE KIT | |||||||||||
materiale |
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finitura |
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dimensioni |
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giunzioni (1) |
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dettagli |
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decals |
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DIFETTI | i piani orizzontali non rimanevano in posizione piana, ho preferito dotarli di una spina/longherone nel loro spessore, attraverso la fusoliera | ||||||||||
●●● | Buona scatola, Hasegawa non delude; ottima inziativa per un aereo "secondario" che riesce a dare una buona immagine di se' stesso. |
LA REALIZZAZIONE (2) | ||
Il Mentor, ed anche il Turbo-Mentor, mi piacciono moltissimo come velivoli, perché sono rappresentativi di classi molto diffuse; il primo, con il suo motore boxer, ci rammenta che ce ne sono migliaia di aerei nel mondo, con quella configurazione; il secondo col motore a turbina, rappresenta la loro naturale evoluzione. Inoltre, una storia dell’aviazione non può prescidere da essi, con più di 2300 velivoli prodotti. Ancora, a me piace riprodurre gli aerei da addestramento. | ||
◍ | Colorazione dell'area anti abbagliamento: il verde Humbrol 66 forse è troppo scuro. | |
La mia prima realizzazione Hasegawa, sapevo di potermi aspettare molto da questa marca ed ho potuto constatare che la sua buona fama era meritata; ho cercato comunque di “personalizzarlo” il più che potevo. | ✩✩✩✩✩ |
UN PO' DI STORIA
Il T-34B Mentor entrò a far parte dell'inventario dell'US Navy nel 1954. Il contenimento dei costi e le esigenze temporali portarono ad orientare ancora una volta l'attenzione verso tipi già in produzione o in sviluppo. La scelta cadde sul Beechcraft T-34 che era già in valutazione dell'USAF. Come già era successo per il North American T-28, non si creò neanche una designazione apposita, che avrebbe dovuto essere qualcosa tipo NB-1. La versione -B fu sviluppata appositamente introducendo, rispetto alla -A adottata dall'USAF, alcuni strumenti specifici ed un diverso motore, il Continental O-470.
Il Mentor discendeva chiaramente dall'aereo di maggior successo della Beechcraft: il Bonanza. Esso aveva un motore a scoppio 6 cilindri boxer Continental da circa 250 HP e svolgeva ottimamente la funzione di addestramento basico, permettendo agli allievi di volare con prestazioni piuttosto spinte.
La versione -B fu costruita in più di 400 esemplari ed un reparto, il VT-1, arrivò ad averne in carico ben 135. Rimase in servizio per buoni 30 anni prima di venir sostituito dal suo diretto discendente: il T-34C.
L'esemplare rappresentato, tra i primi ad entrare in servizio, operava dalla NAS Pensacola / Saufley Field, sede, appunto, del VT-1.