CH-3E - Mimmo: passione US Naval Aviation

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LE TABELLE SUL LAVORO E SULLA SCATOLA
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Sikorsky CH-3E (Sea King)
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COSTRUTTORE / MANUFACTURER
Sikorsky Aircraft Division of United Aircraft Corporation, Stratford, Connecticut
ENTRATA IN SERVIZIO / SERVICE START
1975
ESEMPLARE / SAMPLE
BuNo 66-13291 (Ex USAF), Point Mugu #3
RIFERIMENTO / REFERENCE
“H-3 Sea King” by A. Adcock, In Action Series #150, Squadron/Signal Publications, USA, 1995
CARICHI ESTERNI / EXTERNAL STORES
-
RAPPRESENTAZIONE / DEPICTION
a terra, portellone cargo e porta equipaggio aperte
LAVORO / WORK
COMPLETAMENTO / COMPLETION
#13 - primo assemblaggio: 1971, restauro-conversione 2012
SCATOLA (ACQUISTO) / KIT (PURCHASE)
“Sea King”, Airfix injected #390   (1971)
PARTI AGGIUNTIVE / AFTERMARKET PARTS
-
DECAL AGGIUNT. / AFTERMARKET DECALS
-
LAVORO DI RESTAURO                                             
  • disassemblaggio modello originario
  • sverniciatura (con alcol e acquaragia)
aste (dritte)
  • rotore principale, spine di installazione pale rotte (Cu)
  • rotore di coda, spina di installazione (Cu)
  • rotore di coda, meccanismo del passo, riparazione (P)
fili (piegati o meno)
  • verricello laterale, struttura di supporto (Cu)
  • verricello laterale, cavo e gancio (Cu)
rilavorazione di parti originali
  • riassemblaggio rotore, foratura parti (due pale erano spezzate alla radice)
  • rotore di coda, riparazione pala spezzata
  • verricello laterale: apertura vano interna
parti importate
  • ruote carrello anteriore (scrap)
LAVORO DI CORREZIONE                   
formatura a caldo di laminati plastici
  • trasparente sostitutivo abitacolo piloti (AC)
scultura
  • punzone per stampo trasparente (EP)
  • fusoliera, zona muso: correzione forma (PL)
sagomatura di laminati
  • consolle centrale piloti: prolungamento verso dietro (P)
  • baia carrello anteriore: paretine di chiusura (P)
tubi (pure telescopici)
  • tubi di scarico (P)
rilavorazione di parti originali
  • trasparente piloti: rilavorazione per utilizzarlo nel punzone di formatura per il trasparente sostitutivo
  • consolle centrale piloti: riposizionamento verso avanti
LAVORO DI CONVERSIONE                    
CAMBIAMENTO DI VERSIONE
scultura
  • dettagli vari zona caudale (P, PL)
  • sponson: dettagli (PL)
  • antenne a bulbo (P)
  • carenatura cilindrica sul ventre (W)
  • struttura sotto la chiglia, attacchi (P)
sagomatura di laminati
  • inserti per trasformazione fusoliera (P)
  • parti zona caudale e trave di coda (P)
  • prolungamento pavimento (P)
  • vano cargo, gradini interni (P)
  • sponson, struttura, rivestimento e piloni (P)
  • porta scorrevole laterale (P)
  • gruppo riduzione, sfogo supero-posteriore, griglia (tulle)
  • antenne a lama (P)
  • carenature ventrali (P)
  • schermo protezione prese d’aria motori (P)
  • trasparenti piani (AC)
aste (dritte)
  • inserti per trasformazione fusoliera (P)
  • parti zona caudale e trave di coda (P)
  • supporto piano di coda (Cu)
  • porta scorrevole laterale, guide (P)
  • dettagli antenne a lama (P)
  • tergicristalli (P)
fili (piegati o meno)
  • deriva, spina di installazione (Cu)
  • piano di coda, spina di installazione (Cu)
  • antenne a staffa (Cu)
  • scaricatori statici (Cu)
  • antennina di prua (Cu)
  • tubo scarico carburante (Cu)
  • struttura sotto la chiglia (Cu)
  • supporti carichi esterni (sway braces) (Cu)
  • tubi di Pitot (Cu, parzialmente inguainati)
  • porta laterale, maniglia (Cu)
rilavorazione di parti originali
  • fusoliera:
    - innalzamento sezione zona cargo
    - allungamento in zona prodiera
    - chiusura portellone cargo versione D
    - apertura finestrini versione E
    - apertura portellone laterale versione E
    - eliminazione bulbo inferiore (e chiusura vano)
    - chiusura apertura gancio baricentrico
    - carenatura trasmissione: rilavorazione zone di interfaccia
  • pavimento cargo: chiusura apertura gancio baricentrico
  • deriva originale: adattamento forma versione E
  • piano orizzontale di coda originale: adattamento forma versione E
decal auto-prodotte
  • “U.S. NAVY”: realizzate a spruzzo, mediante mascheratura di carta adesiva, su foglio decal trasparente
  • “N.A.S. POINT MUGU”: composizione di caratteri ritagliati da foglio decal bianco
  • scritte piccole: stampa “in negativo” dei contorni nel grigio di base su foglio decal bianco
parti importate
  • ruote carrello anteriore (scrap)
decal importate
  • numeri grandi: composizione da foglio Microscale
  • simboli vari (scrap)
LAVORO DI ARRICCHIMENTO                  
scultura
  • bomboletta antincendio (P)
formatura a freddo di laminati metallici
  • postazioni piloti, pedali (Pb)
  • sediolini piloti, citure e fibbie (Al)
  • specchietti retrovisori (Al)
sagomatura di laminati
  • seggiolini piloti, imbottiture (P)
  • seggiolini vano cargo, sedute e spalliere (tulle)
aste (dritte)
  • pavimento cargo, guide (P)
fili (piegati o meno)
  • testa rotore, dettagli (Cu)
  • abitacolo piloti, dettagli (Cu)
  • seggiolini vano cargo, struttura (Cu)
  • speccchietti retrovisori, supporti (Cu)
parti in carta
  • vano cargo, pannelli superiori di chiusura
  • vano cargo, pannelli di rivestimento interno (lining)
COLORAZIONE                              
tutte le superfici esterne
  • grey FS 26081
Molak 15
ES
carrelli e vani
  • white FS 18925
Humbrol 22
EB
prese d'aria motore
  • black FS 27038
Humbrol 5085
AB
abitacolo
  • grey FS 36231
  • black FS 27038
Tamiya XF-66
Vallejo 950
AB
area carico
  • grey FS 36231
Tamiya XF-66
AB
rivestimenti interni (lining)

alluminio Revell 36-199
AB
imbottiture
  • orange FS 22197
Vallejo 70733
AB
TECNICA COLORAZIONE STRUTTURA TETTUCCIO
CANOPY STRUCTURE PAINTING TECHNIQUE
striscie di decal trasparente pre-smaltata a spruzzo /
stripes of transparent decal sheet pre-sprayed with enamels
LA SCATOLA / THE KIT
materiale
  • forse un po’ troppo tenero per le lavorazioni
finitura
  • rivettature troppo evidenti, è stato necessario spianarle
dimensioni
  • in generale buone, tranne il difetto di cui più in basso
giunzioni (1)
  • nella media della scala 1/72
dettagli
  • basici
decals
  • non usate
DIFETTI
  • vistoso errore nella forma del muso e dei parabrezza:
la pianta e la sezione trasversale erano troppo ovali, cosicché solo il parabrezza centrale era piano mentre quelli laterali erano a doppia curvatura, ed anche i montanti esterni erano curvi; è stato necessario risagomare il muso con uso di plastica e stucco epossidico e produrre nuove vetrature di acetato

in generale il kit non sarebbe male, tranne il problema di cui sopra che, se non corretto, porta ad un modello dalla forma errata
LA REALIZZAZIONE   (2)
Parecchio tempo dopo aver costruito il  mio primo Sea King mi capitò tra le mani un numero della Rivista Aeronautica nel quale veniva illustrato l’HH-3F Pelican, che allora era appena entrato in servizio con l’A.M.; fu il mio secondo innamoramento di questa famiglia di velivoli; decisi di comprare un altro kit e di convertirlo. Questo avvenne circa nel ’78, all’epoca feci la trasformazione tutta con un blocco di balsa solida, col portellone chiuso, e non seppi mascherare bene le porosità del legno. Il modellino venne comunque accattivante e mi venne chiesto in regalo da una personcina (che aveva già ricevuto da me un Concorde nell’1/144) a cui non seppi dire di no. Nel giro di un anno la personcina uscì dalla mia vita ed il Pelican, che già aveva tergicristalli e specchietti retrovisori, non lo rividi più (sarà finito nelle mani di un nipotino "tutto pepe" che avevo conosciuto).
Quando ho deciso di restaurare il primo Sea King ho deciso di ripetere la conversione perché comunque quel modello abbisognava di una buona rilavorazione.
Il lavoro di conversione è stato notevole, non c’è che dire, anche se, naturalmente, tutto è sempre perfettibile.
I finestrini laterali sono stati realizzati con foglio di acetato, spesso 2 o 3 decimi di millimetro. La trasparenza è ottima, però c’è un problema: l’acetato non si incolla con le colle “modellistiche” adatte al postirene, allora bisogna usare il Vinavil o il Kristal Kleer (in seguito ho sperimentato che neanche l’attuale Clear Fix della Humbrol va tanto bene); questi ultimi, però, sono molto visibili a lavoro finito; inoltre, proprio per le difficoltà di incollaggio, non sono riuscito a tenere i trasparenti ben allineati col rivestimento esterno.
Sono stato avaro di lavori superficiali, come incisioni di pannelli o di dettagli; effettivamente, forse a causa della finitura lucida, il modellino ne risulta un po’ povero.
Si poteva fare di più, però è indiscutibile che ci sia un gran bel lavoro, tra conversione a poppa e correzione della forma a prua e nelle vetrature.

UN PO' DI STORIA       
Il CH-3E, come già menzionato, fu sviluppato come versione da trasporto per la U.S.A.F., impiegatissimi in Vietnam per il recupero di piloti e personale al di là delle linee nemiche.
Aveva 2800 cavalli di potenza compessiva ed un carico utile di 3 tonnellate, che poteva portare a più di 1000 chilometri con una velocità di almeno 250 Km/h.
Il modellino rappresenta uno dei 40 esemplari che furono trasferiti alla U.S. Navy per sopperire in tempi brevi al bisogno di elicotteri da trasporto medio, approfittando del surplus di cui disponeva l’Aviazione dopo la fine della Guerra del Vietnam.
Lasciando invariato il suo numero di matricola che rimase quello originario in formato U.S.A.F., esso fu impiegato nella base di Point Mugu, in California, posta su una leggera sporgenza della costa ad un centinaio di chilometri ad ovest di Los Angeles.
Quella è la base del Naval Pacific Missile Test Center, nel quale, appunto si conducono test su missili e droni, tra cui quelli per l’addestramento al tiro dei piloti da caccia.
La capacità di flottare del CH-3E fu sfruttata per il recupero dei droni caduti in acqua.
Nel 1985, comunque, quando io sono stato laggiù per un Open Day, già non c’erano più.
UN VERO RE DEL MARE        
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