F4F-4 - Mimmo: passione US Naval Aviation

QUESTO SITO E' OTTIMIZZATO PER P.C. O TABLET,
PER I CELLULARI NON SONO DISPONIBILI
LE TABELLE SUL LAVORO E SULLA SCATOLA
Vai ai contenuti
Grumman F4F-4 Wildcat
vedi anche / see also

COSTRUTTORE / MANUFACTURER
Grumman Aircraft Engineering Corporation, Bethpage, LI, NY
ENTRATA IN SERVIZIO / SERVICE START
1941
ESEMPLARE / SAMPLE
tipico esemplare impiegato nella Operation Torch (Uss Ranger, VF-9 and VF-41), 1942
RIFERIMENTO / REFERENCE
"F4F Wildcat", by Don Linn, In Action series  #84, Squadron Signal Publications, 1988, USA
CARICHI ESTERNI / EXTERNAL STORES
serbatoi subalari
RAPPRESENTAZIONE / DEPICTION
a terra, chiuso
LAVORO / WORK
COMPLETAMENTO / COMPLETION
#17   -   1974 (primo assemblaggio), 2001 (restauro)
SCATOLA (ACQUISTO) / KIT (PURCHASE)
"Grumman F4F-4 " Revell H-693 injected plastic (1974)
PARTI AGGIUNTIVE / AFTERMARKET PARTS
Eduard 72209 dettagli fotoincisi
DECAL AGGIUNT. / AFTERMARKET DECALS
Foglio Superscale 72/17
LAVORO DI RESTAURO                                             
formatura a caldo di laminati plastici
  • tettuccio (AC)
sagomatura di laminati
  • albero antenna (P)
fili (piegati o meno)
  • carrelli ricostruiti (Cu) (originali distrutti)
LAVORO DI CONVERSIONE                   
CAMBIAMENTO DI ESEMPLARE
decal auto-prodotte
  • designazione di tipo, ramo di servizio e numero di matricola  (acrilico a pennino sul pezzo)
decal importate
  • numeri individuali (scrap)
  • contrassegni di nazionalità (Superscale Sheet 72/17)
LAVORO DI ARRICCHIMENTO                  
getti in resina
  • motore (PO)
formatura a caldo di laminati plastici
  • finestrini inferiori (AC)
scultura
  • paratie interne (W)
  • carenature a goccia (PL)
formatura a freddo di laminati metallici
  • sediolino (Pb)
  • cinture e fibbie (Al)
  • flabelli  motore (Pb)
sagomatura di laminati
  • pareti interne (P)
  • dettagli vani carrelli (P)
  • portelli carrelli (P)
fili (piegati o meno)
  • dettagli motore (Cu)
  • dettagli interni fusoliera (Cu)
  • dettagli abitacolo (Cu)
  • gancio catapulta (Cu)
  • cerniere a collo d'oca (Cu)
  • supporti serbatoi e tubi (Cu)
  • antenne a filo (NY)
  • antenne a frusta (NY)
rilavorazione di parti originali
  • apertura finestrini inferiori
  • apertura pannelli e gradini
  • rimozione flabelli motore
taglio e riassemblaggio di parti originali
  • elevatori
  • alette trim
parti importate
  • cruscotto (Eduard)
COLORAZIONE                              
superfici superiori e laterali
  • grey ANA 609
Humbrol 27
EB
superfici inferiori
  • grey ANA 602
Humbrol 147
EB
carrelli e vani
  • zinc chromate yellow
Humbrol HD4
EB
vano motore
  • zinc chromate yellow
Humbrol HD4
EB
motore

Tamiya XF-53
Vallejo 870
Humbrol 5085
AB
abitacolo
  • green ANA 611
  • black ANA 514
Humbrol HD4
Humbrol 85
EB
TECNICA COLORAZIONE STRUTTURA TETTUCCIO
CANOPY STRUCTURE PAINTING TECHNIQUE
striscie di decal trasparente pre-smaltata a spruzzo /
stripes of transparent decal sheet pre-sprayed with enamels
LA SCATOLA / THE KIT
materiale
  • buono, ben lavorabile
finitura
  • senza difetti
dimensioni
  • fusoliera forse troppo larga
giunzioni (1)
  • buone
dettagli
  • sufficienti
decals
  • non usate
DIFETTI
nessun difetto grave da rilevare

per una scatola economica degli anni '60 non ci si puo' lamentare
LA REALIZZAZIONE   (2)
Questo Wildcat è il secondo che io abbia costruito, non lo comprai, in realtà, ma mi capitò in sorte; ero nell’età dell’adolescenza, ed ero un po’ in crisi col modellismo perché mi sembrava un gioco da ragazzini. Assemblai svogliatamente il contenuto della scatola e lo lasciai lì, senza neanche pittarlo.
L’ho riciclato quando ho ripreso, non molto tempo dopo, ormai avevo un tema, la US Navy, e niente veniva più scartato; avere due esemplari mi pose il problema di differenziarli, ma in realtà già i due kit rappresentavano versioni diverse fra loro.
Bella presenza, globalmente.
Le sporcature e le scrostature sono troppo evidenti, almeno per i miei gusti;
l'Humbrol 27 non replica esattamente il Blue Grey ANA 609, all'epoca non trovai buone definizioni del colore, oggi uso l'Ensign Models ACUS 06, ma anche l'Humbrol 125 va bene.
Ho usato erronemente l'Humbrol HD4 (Interior Green) per i dettagli interni, cattiva interpretazione dei dati in mio possesso.
Insomma, con un po' di benevolenza, lo possiamo accettare,
considerando che quasi tutte le foto dell'epoca sono in bianco e nero.

UN PO' DI STORIA       
L'F4F fu prodotto in quasi ottomila unità e sopportò tutto il primo assalto dei Giapponesi, costituendo l'ossatura della caccia US Navy nella battaglia del Mar dei Coralli, in quella di Midway e nell'assalto americano a Guadalcanal.
Quando arrivarono l'Hellcat e il Vought Corsair, esso passò in seconda linea, ma continuò a fare benissimo il suo mestiere imbarcato sulle portaerei di scorta. Dopo la Guerra, naturalmente, scomparve rapidamente, ma non fu dimenticato dai tanti che riportarono a casa la pelle grazie al loro cavallo da soma.
La -4 fu una delle due versioni principali del Wildcat.
Essa fu quella definitiva prodotta dalla Grumman ed introdusse l'ala pieghevole, armata con due mitragliatrici in più, cioè sei in tutto, fu impiegata da non meno di dieci squadroni nel Pacifico. Essa fu impiegata comunque anche sull'Atlantico nella Operation Torch, cioè lo sbarco Alleato nell'Africa Settentionale Francese.
NON FAMOSISSIMO MA EFFICACE        
Ad un occhio abituato alle filanti linee di alcuni suoi coevi, come il Supermarine Spitfire, il Messerschmitt Bf 109, ed il Mitsubishi Zero, suo avversario diretto, il Grumman Wildcat può sembrare goffo e lento, con la sua fusoliera gonfia e le sue ali tagliate a colpi d'accetta. Questo non ha evitato che l'F4F fosse uno degli aerei più importanti della Seconda Guerra Mondiale e si rivelasse un duro avversario per i suoi nemici.
L'F4F era effettivamente un po' più lento dello Zero (circa 20 Km/h), ma, avendo circa 250 Hp in più, era più veloce a quote maggiori e poteva quindi effettuare degli insidiosissimi attacchi dall'alto; inoltre non era molto meno agile, con un rapporto peso/potenza circa uguale, 2.6 Kg/Hp contro i 2.4 dello Zero. Era un migliore incassatore di colpi, con la sua robusta struttura interamente metallica, ed era meglio armato, con sei mitragliatrici da 12.7 tutte nell'ala, contro 2 da 7.65 del giapponese, a cadenza ridotta perché montate in fusoliera, più due cannoncini da 20 nell'ala, ma con soli 60 colpi per arma.
Il Wildcat fu il primo aereo americano monoplano con ala a sbalzo e struttura interamente a guscio d'alluminio (insieme al Brewster Buffalo, in realtà, ma sappiamo che lo surclassò in successo); la posizione centrata dell'ala rispetto all'asse di spinta ne faceva un aereo naturalmente equilibrato, senza pericolose tendenze a picchiare o a cabrare, come dimostrano le limitate dimensioni dei piani orizzontali. Un punto debole era invece la carreggiata piuttosto stretta che rendeva alquanto difficili gli atterraggi sulle portaerei.
La costruzione con pannelli tutto sommato piccoli, non richiedeva tecniche di costruzione molto costose e questo permise di passare la produzione all'industria automobilistica (General Motors, come avvenne anche per l'Avenger), quando la Grumman fu impegnata con l'Hellcat. Grazie alle sue dimensioni generose, si potè passare senza sforzo ad un motore più potente di quasi 150 Hp e a questo punto per lo Zero ci furono serie difficoltà.
Created With WebSite X5

SiteLock
Torna ai contenuti