Sikorsky MH-53E Sea Dragon
COSTRUTTORE / MANUFACTURER
Sikorsky Aircraft Division of United Technologies Corporation, Stratford, CT
ENTRATA IN SERVIZIO / SERVICE START
1980
ESEMPLARE / SAMPLE
Bu No 163057, reparto HC-4, modex HC 41, NAS Sigonella, Italy, 2003
RIFERIMENTO / REFERENCE
come da scatola
www.seaforces.org
www.stripes.com
CARICHI ESTERNI / EXTERNAL STORES
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RAPPRESENTAZIONE / DEPICTION
a terra, chiuso
LAVORO / WORK
COMPLETAMENTO / COMPLETION
#73 - 2022
SCATOLA (ACQUISTO) / KIT (PURCHASE)
“MH-53E Sea Dragon”, Italeri #065 injected polystyrene (1999)
PARTI AGGIUNTIVE / AFTERMARKET PARTS
"Rotor CH-53E ... 7 blades 3 engines", RES KIT, Ukraina RSU72-0024 Upgrade & detail set, getti in resina e fotoincisioni in ottone
DECAL AGGIUNT. / AFTERMARKET DECALS
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LAVORO DI CORREZIONE ▨ | |||
sagomatura di laminati |
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aste (dritte) |
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fili (piegati o meno) |
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parti in carta |
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rilavorazione di parti originali |
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decal importate |
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LAVORO DI ARRICCHIMENTO ▨ | |||
scultura |
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sagomatura di laminati |
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aste (dritte) |
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fili (piegati o meno) |
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rilavorazione di parti originali |
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asportazione di parti originali |
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parti importate |
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tutte le superfici esterne |
| Humbrol 32 | ◍ | ES | ||||||||
dettagli mozzo rotore |
| Lifecolor UA033 | ◍ | AS | ||||||||
carrelli e vani |
| Humbrol 32 | ◍ | ES | ||||||||
abitacolo |
| Humbrol 125 Humbrol 85 | ◍ | ABS | ||||||||
area carico |
| Humbrol 129 Lifecolor UA033 | ◍ | AS | ||||||||
imbottiture |
| Vallejo 881 | ◍ | AB |
TECNICA COLORAZIONE STRUTTURA TETTUCCIO CANOPY STRUCTURE PAINTING TECHNIQUE | ||
smalti a spruzzo sul pezzo trasparente mascherato / enamels sprayed on masked transparent part |
LA SCATOLA / THE KIT | |||||||||||
materiale |
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finitura |
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dimensioni |
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giunzioni (1) |
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dettagli |
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decals |
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DIFETTI |
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●●● | Il modello è bello, non c’è niente da dire, tuttavia la realizzazione non mi è sembrata allo stesso livello, ho duvuto eseguire parecchie azioni di rifinitura delle parti e di adattamento dell’una all’altra. |
LA REALIZZAZIONE (2) | ||
Ho già raccontato del mio “colpo di fulmine” per il Sea Stallion; ho deciso di realizzare anche quest’esemplare per testimoniare la sua longevità; questi elicotteri ancora volano con profitto, a ben sessant’anni dalla partenza del progetto; e sta per entrare in servizio la versione K con ulteriori miglioramenti meccanici, elettronici e strutturali. Un’altra buona ragione per un secondo modellino è sicuramente l’introduzione del terzo motore e l’aumento del numero delle pale. Anche i grossi sponson sono un elemento distintivo, ma non saprei dire se il velivolo risulta più bello, sicuramente dà un maggiore senso di potenza. | ||
◍ | Finalmente ho assunto il controllo delle sporcature: nè troppo evidenti, nè proprio invisibili; il rotore RESKIT fa una bellissima figura con tutti i suoi dettagli. | |
◍ | Ho un po’ alterato le posizioni dei contrassegni laterali, le decalcomanie originali non erano delle dimensioni corrette e non entravano nelle posizioni prescritte; io non ho avuto voglia di fermarmi e cercare degli elementi delle dimensioni giuste e così le ho usate lo stesso. | |
A me sembra che il modello abbia una bella presenza, tuttavia a causa delle decalcomanie non posso includerlo tra i miei migliori. | ✩✩✩✩✩ |
UN PO' DI STORIA ➥
Nel 1973, dopo poco più di 10 anni dall’entrata in servizio del Sea Stallion, la US Navy ne richiese una versione potenziata per le nuove necessità sue e dei Marines. Ne venne fuori il CH-53E, una macchina con la fusoliera leggermente allungata, con un terzo motore installato su dorso ed un ben più grande rotore a sette pale. I cavalli totali passarono a 13140 ed il peso massimo a più di 33 tonnellate. Col tempo, mentre l’elicottero era in servizio, si introdussero miglioramenti nell’avionica, nelle difese passive e si introdussero le pale dei rotori in fibra di carbonio.
L’MH-53E per la missione dragamine, richiesto sulla scorta delle buone esperienze fatte con gli RH-53A e D, fu introdotto in servizio nel 1986 e fu prodotto in 32 esemplari; in essi fu abolita la possibilità di imbarcare i sebatoi ausiliari all’esterno e gli sponson furono sensibilmente ingranditi per ospitare il carburante aggiuntivo.
Esso vola ancora ed è prevedibile che venga sostituito da un’apposita sottoversione del K che ad oggi, nel 2022, sta per entrare in servizio.
L’esemplare rappresentato ha operato in Italia, dalla base di Sigonella, tra il 1995 ed il 2003; il reparto HC-4 rimase in Sicilia fino al 2007, quando fu smobilitato; l’esemplare HC 41, però, subì un tragico destino: il 16 luglio 2003 precipitò con un motore in fiamme, a 15 km dalla base, e le quatto persone dell’equipaggio furono perdute; si chiamavano K. A. Bianchi, di 40 anni, comandante, P. Ober, di 27 anni, co-pilota, B. P. Gibson, di 33 anni, meccanico di bordo e S. Cox, di 21 anni, elettricista; a loro va la nostra pietà ed una preghiera di misericordia.
BESTIONI SUL MARE ➥
L’importanza del trasporto aereo pesante con decollo verticale è testimoniata dall’esistenza di macchine come queste; esse di sicuro non saranno soppiantate dai velivoli convertibili, che da qualche anno stanno entrando in servizio, i quali hanno la possibilità di accoppiare la velocità di trasferimento alle normali capacità degli elicotteri. Il trasporto massivo richiede macchine specifiche e sono sicuro che continueremo a vedere velivoli come questi: dei veri e propri bestioni.