Bell / Boeing MV-22B Osprey
COSTRUTTORE / MANUFACTURER
Bell Helicopter Textron, Fort Worth, TX / Boeing Helicopters, Philadelphia, PA
ENTRATA IN SERVIZIO / SERVICE START
2007
ESEMPLARE / SAMPLE
Bu No 167914, modex YP 06, reparto VMM-163 “Evil Eyes”, MCAS Miramar 2012
RIFERIMENTO / REFERENCE
Fogli decal
pagina VMM-163 su www.seaforces.org
CARICHI ESTERNI / EXTERNAL STORES
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RAPPRESENTAZIONE / DEPICTION
a terra, in configurazione compatta per lo stivaggio
LAVORO / WORK
COMPLETAMENTO / COMPLETION
#76 - 2023
SCATOLA (ACQUISTO) / KIT (PURCHASE)
“HV-22A Osprey”, ESCI/ERTL 9082/87 injected polystyrene / 1995
PARTI AGGIUNTIVE / AFTERMARKET PARTS
-
DECAL AGGIUNT. / AFTERMARKET DECALS
"Bell/Boeing V-22 Osprey", Xtradecal X72170
"V-22 Osprey Data & Stencils", Xtradecal X72171






LAVORO DI CORREZIONE ▨ | |||
scultura |
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formatura a freddo di laminati metallici |
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sagomatura di laminati |
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aste (dritte) |
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fili (piegati o meno) |
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tubi (anche telescopici) |
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parti in carta |
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rilavorazione di parti originali |
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taglio e riassemblaggio di parti originali |
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parti importate |
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CAMBIAMENTO DI ESEMPLARE | |||
decal importate |
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LAVORO DI ARRICCHIMENTO ▨ | |||
scultura |
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formatura a freddo di laminati metallici |
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sagomatura di laminati |
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aste (dritte) |
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fili (piegati o meno) |
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tubi (anche telescopici) |
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parti in carta |
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rilavorazione di parti originali |
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taglio e riassemblaggio di parti originali |
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parti importate |
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COLORAZIONE
?-
superfici superiori
- blue FS 35237 > Humbrol 145 (ES) _◍_
superfici laterali
- grey FS 36320 > Mo-Lak 1128 (ES) _◍_
superfici inferiori
- grey FS 36375 > Humbrol 127 (ES) _◍_
carrelli e vani
grigio Humbrol 40 (AB) _◍_
roto-eliche
- black FS 27038 > Humbrol 85 (AS) _◍_
cabina piloti
- grey FS 36231 > Humbrol 126 (AS) _◍_
- black FS 27038 > Humbrol 85 (AS) _◍_
imbottiture
verde Vallejo 967 (AB) _◍_

TECNICA COLORAZIONE STRUTTURA TETTUCCIO CANOPY STRUCTURE PAINTING TECHNIQUE | ||
smalti a spruzzo sul pezzo trasparente mascherato / enamel sprayed on masked transparent part + strisce di decal trasparente pre-smaltata a pennello (finestrini piloti) / stripes of transparent decal sheet pre-brushed with enamels (pilot windows) |
LA SCATOLA / THE KIT

materiale
- molto tenero, piuttosto sensibile ai graffi;
- molto flessibile, specie nelle aree piane, non è stabile sotto le azioni di lavorazione
finitura
- necessarie parecchie attività di rifinitura delle parti, a causa di sbavature, cavità di ritiro e forme sbagliate
dimensioni
- corrette nel complesso, ma molte forme sbagliate
giunzioni (1)
- Le giunzioni delle semifusoliere sono molto disallineate, è stato necessario un grosso lavoro di adattamento con abbondante uso di riempitivi; ho usato stucco Revell Plasto per creare volumi, stucco Tamiya White per rifinire, stucco De Luxe per riempire fessure; in qualche caso le colle cianoacriliche, liquide e in gel, possono essere molto utili, le scelte vanno anche effettuate in funzione della durezza del materiale di base; per i trasparenti preferisco il Kristal Kleer.
dettagli
- obsoleti
decals
non usate
DIFETTI
- Molti dettagli sono obsoleti o di fantasia e bisogna eliminarli e ricostruirli.
- Molti dettagli sono assenti e ho dovuto autoprodurli, come le carenature delle ECM passive e le molteplici prese d’aria ausiliarie delle gondole motori.
- L’ala manca completamente di paratie antiscorrimento, di generatori di vortici e della carenatura dorsale di mezzeria, ho dovuto costruirli.
- Le gondole motori sono allineate in modo errato e risultano divergenti di circa 12° ciascuna nella posizione orizzontale; per riallinearle è stato necessario inserire dei cunei alle estremità dell’ala.
- Le prese d’aria principali dei motori hanno forma sbagliata, ho preferito nasconderle con i coperchi.
- La forma del muso è troppo ogivale nella vista laterale.
- L’equilibratore presenta delle carenature inesistenti nella configurazione finale di produzione, è stato necessario eliminarle.
- La struttura delle vetrature dell’abitacolo piloti ha una configurazione obsoleta.
- I carrelli principali sono un po’ troppo lunghi.
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Una scatola assolutamente prematura, prodotta nel lontano 1989, cioè ben 18 anni prima dell’entrata in servizio di un velivolo che ha avuto il periodo di sviluppo forse più lungo della storia.





LA REALIZZAZIONE (2) | ||
Questo modello si inquadra nel mio progetto di riprodurre tre esemplari del V-22 allo scopo di rappresentarlo nelle tre configurazioni che esso può assumere. Nel 1995, quando vidi questa scatola in una vetrina, volli appropriarmi di un velivolo di cui si parlava già da una dozzina anni, certo non potevo immaginare che ne sarebbe passata un’altra dozzina prima di vederlo nella configurazione definitiva. Poiché mi ero reso conto di quanto lavoro di correzione c’era da fare sul modello ESCI, decisi di “sfregiare” proprio quello per rappresentarlo con l’ala ruotata; quando ho ricevuto gli esemplari Hasegawa ho visto che mi sarebbe convenuto usare uno di essi per la trasformazione, perché l’ala era già tagliata in maniera opportuna, ma ormai era troppo tardi. Il lavoro di taglio e di ricostruzione dei pannelli superiori di fusoliera da assemblare all’ala in posizione ruotata è stato complicato dalla non facile reperibilità di informazioni corrette (i costruttori hanno posto molti limiti alla circolazione di informazioni e le uniche affidabili sono le raccolte di foto sui siti internet dei Marines e della Navy); solo quando ho ricevuto le due scatole Hasegawa ho avuto informazioni definitive (e comunque non tutte correttissime) sulla configurazione della carenatura di corpo con l’ala. In definitiva è stato un lavoraccio che sembrava senza fine, meno male che pazienza e passione mi sorreggono! | ||
◍ | Alla fine, il lavoro ha dato buoni frutti, anche se non ottimi: la sensazione di “groviglio” che danno le foto dell’aereo in configurazione compatta viene resa abbastanza bene. Inoltre, il modellino è stato reso più accattivante grazie all’idea di chiudere le prese d’aria con i coperchi dotati delle relative strisce “Remove Before Flight” (cosa che ho fatto anche per nascondere le imprecisioni delle prese d’aria costruite da me). | |
◍ | Parecchi dettagli potevano venire meglio, ma il lavoro è stato talmente massivo che alla fine ho deciso di “passare avanti”. La struttura di aggancio tra ala e fusoliera è di mia fantasia, a causa della non reperibilità di informazioni sul dettaglio, d’altro canto non è granché visibile; ho provato a immaginare come l’avrei progettata io: una specie di grosso cuscinetto reggispinta ad asse circa verticale che a terra porta il peso di ala, gondole motori e roto-eliche, in volo, invece, esso trasferisce tutti i carichi provenienti dalla fusoliera; da qualche foto ho intravisto quello che dovrebbe essere il motore attuatore della rotazione, credo elettrico, che agisce sicuramente su una larga corona dentata, e i meccanismi di aggancio di sicurezza nelle due configurazioni di progetto. | |
◍ | La forma del muso è più ogivale della realtà, io ho deciso di non cambiarla approfittando del fatto che esso sarebbe stato piuttosto coperto da ala e gondola motore. Analogamente per la struttura delle finestrature dei piloti, la cui configurazione è evidentemente cambiata nel tempo. I carrelli principali risultano troppo lunghi, me ne sono accorto quando era veramente troppo tardi per rimediare. Ancora una volta alle superfici interne di trasparenti si è attaccato un certo numero di piccoli trucioli di lavorazione, una specie di polvere attirata elettrostaticamente. Col tempo se ne cade, in realtà, ma poi si deposita sulla copertura del cruscotto. Come uno stupido non ho fatto fotografie dei due assiemi ala e fusoliera prima di assemblarli e quel minimo di dettagli risulta ora difficilmente visibile e tanto meno fotografabile. | |
Naturalmente, per quanto io voglia essere obbiettivamente critico, sempre di un mio “figlio” si tratta, esso ubbidisce alla legge dello scarafaggio (“Ogni scarrafone pare bello a’ ‘a mamma soia”); insomma a me piace e chiedo un po’ di indulgenza agli altri osservatori. | ✩✩✩✩✩ |
UN PO' DI STORIA ➥
L’esemplare rappresentato, utilizzato dallo Squadron VMM-163 “Evil Eyes” dal 2012, ha seguito il suo reparto in parecchi imbarchi e rischieramenti: sulla USS San Diego (LPD-22), sulla USS Makin Island (LHD-8), sulla USS Somerset (LPD-25), a Camp Pendleton (CA) e alla MCAS Yuma (AZ).