McDonnell RF-4B Phantom II
COSTRUTTORE / MANUFACTURER
McDonnell Aircraft Company (Division of McDonnell Douglas Corporation), St Louis, Missouri
ENTRATA IN SERVIZIO / SERVICE START
1960
ESEMPLARE / SAMPLE
BuNo 153099, modex TN 9, reparto VMCJ-3, MCAS El Toro, California, 1965
RIFERIMENTO / REFERENCE
“F-4 Phantom II”, by Larry Davis, In Action series #65, Squadron Signal Publications, USA, 1984
www.mcara.us
CARICHI ESTERNI / EXTERNAL STORES
serbatoi alari
RAPPRESENTAZIONE / DEPICTION
in volo
LAVORO / WORK
COMPLETAMENTO / COMPLETION
#29 - 1970 (primo assemblaggio), 2006 (restauro)
SCATOLA (ACQUISTO) / KIT (PURCHASE)
“McDonnell Phantom F-4K or M”, FROG F262, injected polystyrene (1970)
PARTI AGGIUNTIVE / AFTERMARKET PARTS
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DECAL AGGIUNT. / AFTERMARKET DECALS
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LAVORO DI RESTAURO ▨ | |||
sverniciatura con alcol e acqua ragia | |||
tubi (pure telescopici) |
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parti importate |
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LAVORO DI CORREZIONE ▨ | |||
rilavorazione di parti originali |
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taglio e riassemblaggio di parti originali |
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CAMBIAMENTO DI VERSIONE | |||
scultura |
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formatura a freddo di laminati metallici |
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sagomatura di laminati |
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fili (piegati o meno) |
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tubi (pure telescopici) |
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parti in carta |
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rilavorazione di parti originali |
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decal auto-prodotte |
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parti importate |
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decal importate |
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superfici superiori e laterali |
| Humbrol 64 | ◍ | EB | ||||||||
superfici inferiori |
| Humbrol 22 | ◍ | AEBS | ||||||||
prese d'aria motore |
| Humbrol 22 | ◍ | AEBS | ||||||||
abitacolo |
| Tamiya XF-53 Humbrol 5085 | ◍ | AB |
TECNICA COLORAZIONE STRUTTURA TETTUCCIO CANOPY STRUCTURE PAINTING TECHNIQUE | ||
striscie di decal trasparente pre-smaltata a spruzzo / stripes of transparent decal sheet pre-sprayed with enamels |
LA SCATOLA / THE KIT | |||||||||||
materiale |
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finitura |
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dimensioni |
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giunzioni (1) |
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dettagli |
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decals |
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DIFETTI |
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●●● | una scatola-giocattolo |
LA REALIZZAZIONE (2) | ||
Come già avvenuto per altri modelli, ad un certo punto della mia vita non sono più riuscito a gettare dei kit o dei modellini già fatti; ho pensato allora di riciclare questo vecchio F-4K della Frog. I carrelli erano distrutti ed allora ho pensato di rappresentarlo in volo; la scelta è caduta sulla versione da ricognizione per rappresentare una versione un po’ diversa cambiando la configurazione del muso, il Phantom, per il resto, è cambiato ben poco nella sua vita, a vederlo dall’esterno. | ||
◍ | Il lavoro sulla prua e le lettere di deriva sono l’unico punto di nota. | |
◍ | All’epoca usavo ancora l’Humbrol 64 per replicare il grigio FS 36440, il risultato non è perfetto. | |
◍ | In effetti le lettere TN sulla deriva avrebbero dovuto essere anch'esse verde scuro, allora non lo capii dalla foto in bianco e nero che allora avevo a disposizione, solo in seguito ne vidi una a colori. Ho preferito fare questo modello in volo anche perché non volevo spendere tempo in dettagliature che la base di costruzione non meritava; essa non meritava neanche di rifare il tettuccio, avrei dovuto ristamparlo un po' più basso, ma pensai che non ne valesse la pena. | |
Un lavoro che è servito giusto a non gettare un vecchio kit, comunque mi portò via due mesi. | ✩✩✩✩✩ |
UN PO' DI STORIA
Il Phantom II fu uno dei velivoli di maggior successo della storia.
Prodotto in quasi 5200 esemplari tra il 1958 ed il 1981, è stato in servizio con la U.S. Navy, la U.S. Air Force, in Inghilterra, in Germania ed in altre nazioni, come l'Israele, il Giappone, la Turchia, la Grecia e finanche l'Iran. I Greci lo hanno dismesso da poco, per ultimi, e pare che in Iran voli ancora.
Le versoni furono tante:
-A: praticamente i primissimi, con motori provvisori J-79-GE2, originariamente F4H-1F, impiegati tra il 1960 ed il 1965;
-B: prima versione di grande serie, circa 650, motori J79-GE8 (5000 kg di spinta), impiegata dal 1966 fino a buona parte degli anni '70;
-C, -D, -E, e G: per la USAF ed altri alleati;
-F, -EJ, -K e -M: versioni rispettivamente per la Germania, il Giappone e l'Inghilterra;
-J: la seconda importante versione per la Navy, migliorata nell'avionica e nei motori (i J-79-GE10 da 8100 kg di spinta), costruita in circa 520 esemplari, usata per tutti gli anni '70;
-N: ricondizionamento di circa 230 F-4B con ammodernamento dell'avionica, in servizio tra gli anni '70 ed '80, nata in attesa della ritardata entrata in servizio dell'F-14;
-S: simile ricondizionamento di altri -B e -J che ne estese l'impiego operativo fino al 1992.
Negli Stati Uniti questa bestia fu passata ai ruoli secondari solo perché era obsoleta da un punto di vista militare, ma nelle altre nazioni ha continuato a volare ancora per molti anni. Solo ultimamente, nel corso del 2018 e 2019, è stato messo in pensione dall'Inghilterra, dalla Germania, e da molti altri.
La versione RF-4B fu “minore”, nel senso che ne furono prodotti meno di 50 che entrarono in linea a partire dal 1966 esclusivamente con i Marines, che hanno continuato ad adoperarli per tutti gli anni ’80.
UN IMPORTANTE PEZZO DI STORIA
Se il numero di velivoli prodotti può sembrare piccolo paragonato alle grandi produzioni della II G. M., esso è tuttavia di grande rispetto per l'epoca dei velivoli a reazione, si pensi che l'F-16, che fu soprannominato "l'affare del secolo" perché era stato adottato da quasi tutti i paesi NATO, si è attestato finora a 4200 velivoli circa, ed il Tornado ed il Tomcat non hanno raggiunto i 1000.
L'F-4 ha un primato: è stato il primo velivolo multi-ruolo. Nato come un assaltatore per la Marina (designato originariamente AH), in seguito fu adattato al ruolo di caccia intercettore di alta quota (e divenne F4H, poi F-4A). Non perse mai, comunque, la sua originaria impostazione, e così, quando le esigenze belliche lo richiesero, tornò senza fatica al ruolo del bombardamento, sia livellato che in picchiata. Non era difficile incontrare un Phantom armato con vari tipi di bombe e razzi, ed in aggiunta in paio di Sidewinder per l'autodifesa.
Questo grosso apparecchio ha anche un altro primato: fu il primo caso di progetto nato per la USN e poi adottato anche dalla USAF; si era dimostrato così valido che quest'ultima lo ordinò come F-110. Quando, nel 1962, le designazioni furono unficate, divenne F-4 per tutti.
Esso fu praticamente progettato attorno ad un motore di altrettanto successo: il General Electric J79 che equipaggiò anche lo Starfighter, lo Hustler ed il Vigilante; una coppia di essi portava questo velivolo, che poteva arrivare a pesare circa 27 tonnellate, fino a superare ampiamente i Mach 2.
Insomma un grande aereo superato solo dal progresso, si pensi che la spinta di una coppia di J-79 oggi viene erogata da un solo motore e con minore consumo di carburante.
Per contro, l'avionica è più leggera ed anche le armi più potenti. L'F/A-18, che sostituì il Phantom, non è più veloce, anzi lo è di meno; esso, però, è più manovrabile e meno costoso come gestione.